Il ministero della Salute ha segnalato sul portale del dicastero dedicato agli “Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori”, a tutela della salute dei consumatori, il richiamo precauzionale da parte del produttore di tre lotti di “Crema di cereali Riso biologica Conad” per bambini.
Il prodotto in questione è venduto in confezioni da in confezione da 200 grammi, con i numeri di lotto L 11341 – L11041 – L11042 e termine minimo di conservazione del 19/04/26 e 22/04/26. La crema di riso è stata prodotta dall’azienda ANTAAR&S SPA nello stabilimento di Cava Manara, nella provincia di Pavia, in via Aldo Moro n° 3 ma commercializzata con il proprio marchio da Conad. L’arsenico è un elemento chimico che si trova naturalmente nel suolo, nelle rocce, nell’acqua e nell’aria. È presente in diverse forme, tra cui quella inorganica, più pericolosa, e quella organica, solitamente meno tossica.
L’accumulo di arsenico in certe aree può derivare sia da attività industriali sia da fenomeni geologici naturali. La sua presenza è nota in vari settori, che spaziano dalla microelettronica alla produzione di coloranti, tessuti e vetro. L’arsenico non è solo un contaminante da monitorare nella produzione alimentare ma è anche un elemento di cui si deve tenere conto nella salute pubblica. La sua esposizione, anche a basse dosi nel tempo, può portare a una serie di problematiche, rendendo essenziale il monitoraggio della qualità degli alimenti, specialmente quelli destinati ai bambini.
Il pericolo rappresentato dall’arsenico è particolarmente evidente con l’assunzione di dosi elevate, che può portare a avvelenamento acuto. I sintomi di questo stato, che si manifesta tra i 10 e i 50 milligrammi di arsenico, includono vomito, dolori addominali, diarrea, e crampi muscolari. Gli effetti più gravi possono persino portare a complicazioni cardiache e respiratorie, evidenziando quanto possano essere dannosi anche piccole quantità di questa sostanza. Per quanto riguarda l’esposizione prolungata a basse dosi, essa porta a modifiche corporee come iperpigmentazione della pelle, ispessimento cutaneo e, in casi estremi, può contribuire alla formazione di tumori della pelle. Tali sintomi insorgono generalmente dopo periodi prolungati di contatto, in un arco temporale che può superare i cinque anni.
La gestione dell’avvelenamento acuto prevede lavande gastriche e terapia farmacologica, mentre per l’avvelenamento cronico sono previsti trattamenti specifici, affinché si possa ridurre il rischio di malattie derivanti dall’esposizione. Per tali ragioni il riso può davvero rappresentare un rischio a lungo termine per la salute, se si considera che l’arsenico inorganico, favorendo il cancro alla prostata, al polmone e alla pelle. Questo peggiore scenario, tuttavia è collegato a consumi più elevati del riso più contaminato che fà pensare a possibili rischi per la popolazione. A scopo precauzionale, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare A scopo precauzionale, l’azienda raccomanda dunque di non consumare la crema di cereali con i numeri di lotto sopra indicati.
Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso del prodotto richiamato possono restituirlo al punto vendita d’acquisto che provvederà alla sostituzione con altro prodotto o al rimborso.