Lo stand della Regione Sardegna si è riempito per uno degli appuntamenti più attesi del 36° Salone Internazionale del Libro di Torino, “Un Rombo di Tuono dal Cielo” – Ricordo di Gigi Riva. Il giornalista e scrittore Luca Telese, autore di “Cuori Rossoblù”, ha proposto alcune tappe della straordinaria storia del “Mito” Gigi Riva, descrivendo con una serie di aneddoti, sia le impareggiabili doti calcistiche, sia quelle umane, del giovane arrivato controvoglia in Sardegna nel lontano 1963 e divenuto in breve “sardo per scelta”, campionissimo e primo protagonista di una lunga stagione di successi del Cagliari, arrivata all’apice con la conquista dello Scudetto nel 1970.
Luca Telese ha ricordato quanto accadde nella partita di Torino con la Juventus il 15 marzo 1970, con i rigori concessi dal grande arbitro Concetto Lo Bello, terminata 2 a 2 (doppietta di Gigi Riva, il secondo goal su rigore all’82’, autogoal di Comunardo Niccolai e goal di Pietro Anastasi su calcio di rigore, prima sbagliato poi fatto ripetere, per i due temporanei vantaggi della Juventus), poi risultata decisiva per la conquista dello Scudetto.
Tra i racconti di Luca Telese, sono riemersi anche i diversi tentativi fatti dai Club economicamente più forti del calcio italiano, in particolare la Juventus della famiglia Agnelli, di strappare al Cagliari il suo campionissimo, sempre bloccati dai rifiuti di Gigi Riva che non ha mai voluto lasciare la “sua Sardegna”, dove ha concluso la sua straordinaria carriera, prima di quando avrebbe voluto, a causa dei gravi infortuni provocati alle sue gambe dalle violenze dei difensori avversari, sia con la maglia del Cagliari, sia con quella della Nazionale, con la quale detiene ancora il record del maggiore numero di goal realizzati, 35 in 42 partite giocate.
Al Salone di Torino, per ricordare Gigi Riva, sono arrivati quattro calciatori che hanno vestito per tanti anni la maglia rossoblù, che hanno ricordato il loro rapporto con Gigi Riva, elevandone la figura di calciatore e di uomo: Gianfranco Matteoli, Gianluca Festa, Matteo Villa e Vittorio Pusceddu.