Edizioni Abbà pubblica “Tundhimentas” di Francesco Pintore, un libro fotografico sulla tosatura delle pecore

Tundhimentas è un reportage sulla tosatura delle pecore in Sardegna. Il libro del giornalista-fotografo Francesco Pintore pubblicato da Edizioni Abbà, nasce nell’ambito di un lavoro di documentazione sulla pastorizia nell’Isola che ha dato origine ad alcune mostre e a una serie di pubblicazioni su due temi legati al mondo delle campagne
sarde: La protesta dei pastori (nel 2019) e il racconto per immagini di una transumanza (nel 2021) da Desulo a Laconi.

Ora è la volta della tosatura delle pecore, un rito antichissimo che in Sardegna a partire dall’inizio degli anni Ottanta è stato interessato da una sorta di rivoluzione antropologica  importante nel mondo agropastorale. I cambiamenti in questo arco di tempo hanno provocato un profondo mutamento della pastorizia sarda. Il settore dell’allevamento ovicaprino in questo processo si è sempre adattato ai mutamenti riorganizzando le proprie risorse.

Spesso, come accade nel caso della tosatura delle pecore, tradizione e innovazione convivono. Anche nel terzo millennio l’utilizzo delle tradizionali forbici d’acciaio, per quanto superato, non è sparito del tutto, ma ha lasciato spazio alla tosatura meccanica eseguita da squadre di professionisti che nell’arco di poche ore levano il vello a migliaia di capi ovini.

Questo progetto nasce per raccontare il mondo dei tosatori attraverso le immagini e le loro testimonianze. A partire da quella del francese Denis Buffet, professionista arrivato in Sardegna nel 1981 e pioniere, insieme a un gruppo di connazionali, della tosatura meccanica nell’Isola.

Il libro pubblicato da Edizioni Abbà (collana Iconografie) in questa prima edizione esce in lingua sarda e a fine ottobre in lingua italiana. I testi di Francesco Pintore sono arricchiti dai contributi di Salvatore Ligios, Antonangelo Liori e Massimo Locci. Tramite i qr code allegati al libro si può accedere ai contenuti video che completano il reportage. Il libro è stato tradotto in sardo da Mario Puddu.

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