Otto milioni e 500mila euro per la realizzazione della rete fognaria nella fascia costiera del comune di Quartu Sant’Elena: è quanto approvato dall’Egas che, con il via libera al progetto esecutivo, può sbloccare di fatto un’opera attesa da anni e in stand-by a causa di un contenzioso.
Un intervento di primaria importanza per la raccolta e il collettamento dei reflui della costa nel tratto da Terra Mala a Capitana.
Un’opera che ha vissuto notevoli battute d’arresto che ne hanno ritardato la realizzazione: si è dovuto infatti attendere – spiega una nota dell’Egas – il pronunciamento del Consiglio di Stato (che ha annullato i provvedimenti relativi all’aggiudicazione della prima gara d’appalto) per dare corso ad un nuovo iter tecnico e procedurale fino all’approvazione dell’Egas che rende immediatamente cantierabile l’opera da parte di Abbanoa.
L’intervento contribuisce in modo determinante alla razionalizzazione del comparto fognario-depurativo della costa del comune di Quartu, realizzando un sistema di convogliamento degli scarichi attraverso una condotta in parte a gravità ed in parte in premente verso l’impianto di depurazione di Cagliari, situato nell’area di Is Arenas.
I nuovi collettori, dello sviluppo di circa seimila metri, saranno realizzati lungo la provinciale 17, a partire dall’incrocio tra via Leonardo e via Varese fino all’incrocio tra via Leonardo con via Mercurio (loc. Terra Mala), oltre a 4 km di condotte secondarie per intercettare i reflui provenienti da depuratori esistenti di piccole dimensioni, da dismettere e sostituire con stazioni di pompaggio.
Nel dettaglio saranno realizzati un collettore fognario principale, tre impianti di sollevamento sulla condotta principale e saranno dismessi dieci impianti di depurazione a servizio delle singole località lungo la costa; saranno realizzati inoltre dieci tratti fognari secondari, che si collegano al collettore principale, sette impianti di sollevamento sulle condotte secondarie in pressione e verranno dismessi i depuratori a servizio delle lottizzazioni di Su Meriagu e Sant’Andrea, oltre al convogliamento dei reflui nella condotta principale, mediante due nuovi collettori in pressione