Grazie a un finanziamento regionale di 1 milione di euro è stata avviata oggi la prima connessione di rete dedicata all’innovativo laboratorio SAR-GRAV, nelle miniere di Sos Enattos, che ora potrà finalmente usufruire di una connettività a elevata capacità. Da oggi il laboratorio, essenziale per la qualificazione del sito a ospitare in futuro Einstein Telescope, sarà quindi collegato alla dorsale nazionale della ricerca GARR.
“Con questo intervento confermiamo la forte volontà dell’amministrazione regionale nel sostenere la Ricerca e la realizzazione delle grandi infrastrutture necessarie per il suo svolgimento”, ha spiegato l’Assessore della Programmazione e del Bilancio, Giuseppe Fasolino.
“Il Progetto SAR-GRAV e il collegamento del sito di Sos Enattos alla rete GARR – ha proseguito l’esponente della Giunta Solinas – sono la testimonianza dell’impegno della nostra amministrazione per fare della Sardegna il luogo ideale in cui fare ricerca al più alto livello ed un segno concreto, e non sarà l’ultimo, del pieno sostegno al processo italiano diretto ad individuare la nostra Isola come sede dell’Einstein Telescope”, ha concluso l’Assessore Fasolino ricordando anche come i lavori per la connessione del sito alla rete nazionale della ricerca siano stati realizzati grazie a una convenzione tra l’Università di Sassari, capofila del progetto SAR-GRAV, e GARR, la rete nazionale dell’università e della ricerca. Il collegamento sarà gestito dall’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, capofila della cordata scientifica che sostiene il progetto Einstein Telescope.
La sfida legata all’Einstein Telescope e questa ultima e importante notizia che avvicina ancora di più l’ET alla Sardegna, sarà anche al centro di uno degli eventi programmati in occasione del Festival delle Regioni a Torino (30 settembre-3 ottobre). Nello specifico, sabato 30 dalle ore 17 i Professori Alberto Masoni (già Direttore sezione Cagliari dell’INFN) e Luigi Guiso (Einaudi Institute for Economics and Finance di Roma) presenteranno quello che ad oggi è considerato per eccellenza il progetto strategico per il futuro della Sardegna, dell’Italia e dell’Europa.
Da giugno la Sardegna, con Sos Enattos, è ufficialmente candidata dal Governo a ospitare l’infrastruttura che consentirà di osservare l’universo dalle viscere della terra, da Lula (in competizione con l’Italia c’è l’Olanda). Si tratta dell’unico investimento in grado di muovere flussi economici e di persone verso la Sardegna ed è il primo e più grande esempio di quello sviluppo sostenibile legato all’innovazione che la Regione Sardegna sostiene in campo internazionale.
Entrando nello specifico dell’intervento avviato oggi, il finanziamento regionale di un milione di euro (che completa quello complessivo di 3 milioni e mezzo già investito dalla Regione sul laboratorio) ha permesso di interconnettere la sede del laboratorio SAR-GRAV alla rete nazionale della ricerca GARR, grazie alla realizzazione di un circuito con un lungo segmento in fibra ottica dedicata esclusivamente al laboratorio della capacità iniziale di 1 Gbps.