La vittoria della 13/a edizione di Masterchef Italia, “l’ho dedicata ai disagiati come me, anche per sbattermi in faccia da sola le poche aspettative che avevo.
Sto realizzando piano piano che sono brava”. Lo dice con la consueta autoironia Eleonora Riso, 27 anni, cameriera a Firenze, proclamata vincitrice nel cooking show Sky Original, su Sky e in streaming su Now, prodotto da Endemol Shine Italy dai tre giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli. Un successo arrivato presentando un menu chiamato ‘Ichigo Ichie – Quant’è bello leggere tra le righe’, dal quale sono emerse tutta la sua inventiva e genialità. Sul podio con lei Michela Morelli, personal trainer 44enne di Appiano sulla Strada del Vino (Bolzano), e Antonio Mazzola, 28 anni geometra palermitano che vive a Monaco di Baviera. Al quarto posto si è piazzata invece Sara Bellinzona: impiegata di 24 anni di Montalto Pavese (Pavia).
“Masterchef è stata una montagna russa in tutti i sensi, non c’è stato un secondo uguale all’altro, i picchi di emozioni sono stati da elettrocardiogramma” spiega la vincitrice, alla quale sono andati 100mila euro in gettoni d’oro, un corso di alta formazione presso Alma – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana e che ha già in uscita l’8 marzo il suo primo libro di ricette: Laboratorio di sapori (Baldini+Castoldi). Le emozioni del programma hanno conquistato anche il pubblico, visto che questa è stata la finale più vista delle ultime quattro edizioni con 1 milione 145mila spettatori medi e il 5,4% di share. Nel percorso di Masterchef con il menu “ho rischiato, volevo divertire e stupire, Secondo me sono le cose più ganze che puoi sentire quando mangi qualcosa di nuovo”. Ora con i soldi del premio “voglio comportarmi come una brava business woman e investirli per realizzare il mio progetto”. L’obiettivo della giovane vincitrice è “andare a vivere in campagna e utilizzare quello spazio per accogliere le persone, dare da mangiare, avere la cucina ma anche tutto il resto, gli animali, i prodotti… per me la vera svolta anche etica viene da una vera consapevolezza di quello che mangiamo, da come lo mangiamo”. D’altronde per lei la cucina è “una forma d’espressione fra le più complete, perché coinvolge tutti i sensi e il cuore”. Anche “nel mio libro c’è il mio gusto per sperimentare, la ricerca di sapori, i viaggi che ho fatto in giro per il mondo più con con la mente che fisicamente, perché viaggiare mi mette sempre un po’ d’ansia… strano, vero?” scherza, alludendo alle ansie e alle insicurezze che ha affrontato più volte nel programma. “In questo percorso ho imparato anche a credere di più in me stessa”. Tra concorrenti “ci siamo dati sempre supporto nonostante la competizione forte e importante. Nei momenti di difficoltà e di successo eravamo sempre lì l’uno per l’altro”.
“Rispetto invece alla possibilità che sia nato un rapporto più profondo con un altro dei concorrenti, Niccolò (che sui social ha scherzato sul tema), glissa: “Le battute e le prese in giro con Niccolò, ma anche con me, sono sempre possibili, quindi stay tuned”. I giudici invece “sono persone fantastiche: non credevo di trovare in loro tanta umanità. In particolare si è creato un rapporto incredibile con lo chef Cannavacciuolo”. Lavorare con lui “mi piacerebbe parecchio”. Ugualmente felici del loro percorso a Masterchef gli altri finalisti, tutti impegnati a portare avanti i loro progetti legati alla cucina: “Forse sono quella che ha un po’ più di rimorsi – spiega Sara, che ha appena iniziato a lavorare in un ristorante – ma sento di aver dato tutta me stessa”. Antonio, diventato da poco papà, porta avanti il sogno di tornare in Italia e punta a fare ancora più esperienza con uno chef stellato (“c’è qualcosa all’orizzonte”), mentre Michela col senno di poi cambierebbe “l’antipasto – scherza, riferendosi al suo piatto che durante la finale ha meno convinto i giudici – non qualcosa del mio percorso, sono stata me stessa al 100%, sono stata vera in tutto, nei miei alti e bassi”.