Chiusa la partita con l’inammissibilità da parte del Tar del ricorso presentato da Fratelli d’Italia e da Niside Muscas per il ballottaggio di Assemini.
Oggi possiamo finalmente dare un giudizio su quelle che sono state le elezioni amministrative in Sardegna. Partendo dal Centro destra che oggi amministra la Regione, due sono i veri sconfitti: il primo è Christian Solinas con il suo Psd’Az, che non presenta liste alle elezioni e il secondo è Fratelli D’Italia che prova la strada solitaria ad Iglesias e la rottura ad Assemini. Nel primo caso ottiene un misero 5.7% e nel secondo non va al ballottaggio, contrariamente alle previsioni che davano il centro destra vincitore.
Nonostante la Coordinatrice di Fdi Antonella Zedda si esalti e affermi: “Fdi elegge alcuni sindaci, tra cui Emilio Serra a Gesturi”: piccolo comune di 1.197 abitanti che elegge il candidato del partito della Meloni con 487 voti; va evidenziato invece il risultato politico delle formazioni di centro, che reggono, anzi ottengono importanti risultati e con la “furbata” di candidare Mario Puddu ad Assemini, rompendo gli equilibri.
Se da una parte non si vedono grandi risultati, dall’altra non si può gridare vittoria. Infatti, l’alleanza centro-sinistra e Movimento 5 Stelle, ottiene un buon risultato ad Assemini senza sfondare, mentre il risultato è decisamente positivo per Iglesias, grazie più che altro alla forza comunicativa del sindaco uscente Mauro Usai, più che alla coalizione.
Ora la palla torna al centro del campo in viste delle regionali del 2024 che vedono nel centro destra i due sconfitti principali gestire le sorti della futura coalizione da ricostruire e nel centro sinistra la difficile scelta del candidato da presentare a Governatore della Sardegna.
di Simone Spiga
Direttore di ReportSardegna24