Investire maggiori risorse per le assunzioni e per la lotta agli incendi boschivi. Questo quello che chiede il deputato leghista Dario Giagoni alla Giunta Todde. “L’accordo per l’assunzione di nuovo personale raggiunto poco tempo fa è un primo passo ma è assai distante dai numeri reali. Esiste una sproporzione paurosa tra le 635 unità di prossima assunzione, e le quasi duemila collocate in quiescenza negli ultimi tre anni. – dichiara Giagoni – Non possiamo trascurare inoltre, che su un organico di circa cinquemila unità un numero sempre più consistente, inizia ad avere un’età media molto avanzata per l’impiego nelle squadre antincendio, *taluni superano ampiamente la soglia massima d’impiego consentita che ad esempio nelle forze armate o nei Vigili del Fuoco è pari a 62 anni di età, per chi svolge le mansioni di antincendio considerate usuranti, e che prevede il successivo e contestuale pensionamento.*
La Presidente Todde tra le priorità dei suoi primi 100 giorni di governo avrebbe dovuto reperire le risorse necessarie per colmare questo enorme divario che giorno dopo giorno sta causando problemi a un territorio fragilissimo nella sua straordinaria bellezza, e messo a dura prova dagli ultimi desolanti eventi incendiari, paragonabili ad un bollettino di guerra.” Non solo operatori ma anche mezzi aerei, Giagoni sostiene che vi siano gravi criticità anche per la flotta aerea “Nell’intervista di ieri l’assessore all’ambiente parla di 9 mezzi e di una flotta al completo. Ma in realtà per essere al completo mancano almeno 4 velivoli ad ala rotante. Voglio sperare che le sue esternazioni siano palese dimostrazione della scarsa conoscenza della materia e non reale convinzione. Salvaguardia e tutela dell’ambiente, sono complementari alla sicurezza della collettività considerate anche le numerose presenze di turisti che registra la Sardegna nel periodo estivo, sono queste le vere emergenze e priorità in questo momento stigmatizza nei confronti della giunta Todde Giagoni. Suggerisco – conclude – alla Presidente di farsi dare qualche consiglio dal maxi-staff tirato su in pochissimo tempo, nella speranza che tra loro vi sia qualcuno capace di analizzare e risolvere i problemi legati al personale e agli incendi boschivi. Ottomila ettari già bruciati nel 2024 sono numeri impressionanti, stiamo giocando con il futuro della nostra terra, il futuro dei nostri figli, e delle generazioni che verranno.”