Cagliari ospita il 30 e 31 maggio alla Galleria Umberto I il 77/o congresso nazionale di Assoenologi.
Riflettori accesi sui mercati italiani ed esteri, con un focus sull’esperienza che da anni viene portata avanti, con coraggio e passione, dalla cantina Cremisan di Betlemme, in Palestina.
Assieme a Fadi Batarseh, enologo e direttore della cantina curata dai Salesiani, con la consulenza di Riccardo Cotarella, presidente nazionale di Assoenologi, si parlerà di “Viticoltura eroica in una terra martoriata”.
“Una realtà – spiega all’ANSA Cotarella – che fa da collante tra culture e religioni diverse e dove il vino diventa strumento di dialogo e pace tra popoli”. Presenti al congresso, tra gli altri, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e l’imprenditore umbro Brunello Cucinelli, a cui è affidato un approfondimento su impresa e sostenibilità.
“Il vino: un’isola di valori. Competenze, sostenibilità e biodiversità per un mercato di successo”, è il tema della due giorni a Cagliari che si snoda tra incontri, masterclass, tavole rotonde, degustazioni, esposizioni con gli scatti sui centenari della fotografa Daniela Zedda, scomparsa un anno fa, e chiusura in musica con Paolo Fresu.
“L’appuntamento congressuale sarà l’occasione per portare all’attenzione il patrimonio enologico e culturale della Sardegna, con la sua specificità e ricchezza di biodiversità, dell’Italia e del mondo”, sottolinea il presidente regionale di Assoenologi Mariano Murru. Si parlerà di salute e longevità con il ricercatore Gianni Pes e, in collegamento dagli Stati Uniti, di vino dealcolato e di tendenze di mercato con Dan Buettner del National Geographic. Ci saranno poi contributi da Cina, Usa, Regno Unito, Germania.
“Il momento che stiamo vivendo è a dir poco complesso – spiega Cotarella – le crisi internazionali con i conflitti in Medio Oriente e in Ucraina creano incertezze e timori, i rincari dei prezzi delle materie prime mettono in difficoltà i bilanci delle aziende e, inevitabilmente, tutto questo crea una contrazione dei consumi. Il nostro compito – chiarisce il numero uno di Assoenologi in Italai – è dare risposte e trovare soluzioni per invertire, laddove possiamo incidere, la tendenza negativa”.