La presidente della Giunta regionale Alessandra Todde interviene sulle polemiche che riguardano la realizzazione dei nuovi impianti eolici in Sardegna.
Mi state scrivendo in tantissime e in tantissimi, quindi credo sia necessario fare chiarezza una volta per tutte su quello che è stato fatto e su quello che stiamo facendo in merito alla speculazione energetica.
Dallo scorso 3 luglio il DL “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e dei beni paesaggistici e ambientali” è legge, una legge transitoria collegata al resto delle misure su cui stiamo già lavorando: piano energetico regionale, completamento del piano paesaggistico regionale e definizione – entro 180 giorni – della mappa delle aree idonee ad ospitare gli impianti.
La legge pone sul territorio sardo «il divieto di realizzare nuovi impianti di produzione e accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili» e si applica pure laddove «sono in corso, alla data di entrata in vigore della presente legge, procedure di autorizzazione di impianti di produzione e accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili» tanto che, da quando ci siamo insediati, non sono state rilasciate nuove autorizzazioni né a livello regionale né a livello nazionale.
La nostra legge transitoria di salvaguardia non blocca – e non avrebbe potuto bloccare – le opere già autorizzate e per le quali i lavori sono iniziati precedentemente alla sua approvazione.
Quindi, lo ribadisco ancora una volta: la legge 5 è efficace per quanto riguarda il blocco di tutte le iniziative per le quali i lavori non avevano già avuto inizio precedentemente alla sua entrata in vigore. Le polemiche sulla sua efficacia, quindi, sono pretestuose e non ricevibili e sembrano mirare unicamente a screditare il duro lavoro portato avanti dalla Giunta per porre rimedio ai disastri delle amministrazioni precedenti e bloccare così le speculazioni sulle rinnovabili.
Va chiarito, inoltre, che gli impianti non bloccabili – quelli, cioè per i quali i lavori erano già iniziati prima dell’entrata in vigore della nuova legge – sono solo una minima parte di quelli per i quali è pervenuta una richiesta di autorizzazione. La stragrande maggioranza è stata di fatto bloccata dalla legge 5. Fatti, non parole. Leggi e non supposizioni.
Chi oggi dice o scrive che la realizzazione in corso dell’impianto eolico di Villacidro sia responsabilità dell’attuale governo regionale, racconta enormi e preoccupanti menzogne. Si tratta, infatti, di un’infrastruttura autorizzata nel 2020 e per la quale i lavori sono partiti ad aprile 2023 sotto la giunta Solinas.
Dovrebbe essere chiaro per chi è dotato di onestà intellettuale lo sforzo compiuto in soli 100 giorni dall’attuale giunta per difendere i sardi e il loro territorio ed essere perfettamente conseguenti con quanto annunciato in campagna elettorale. Chiunque sostenga il contrario è in malafede e cerca di portare l’opinione pubblica, alimentando odio e paura, nella direzione che più gli conviene. Non certo per questioni ideologiche, ma per ben più concreti e redditizi interessi personali.
Alessandra Todde