La spiaggia del Poetto di Quartu Sant’Elena è stato il luogo prescelto per il primo workshop italiano di OffshoreWind4Kids (OW4K), l’iniziativa rivolta ai ragazzi per imparare a conoscere l’energia eolica marina e comprenderne l’importanza per un futuro sostenibile.
Almeno così è stata presentata l’iniziativa con il patrocinio (speriamo gratuito) del Comune di Quartu Sant’Elena e organizzata da due multinazionali, una italiana e l’altra spagnola, che si occupano di energia a livello nazionale e che in partnership stanno sviluppando progetti per parchi eolici marini galleggianti al largo della Sardegna.
Insomma un’ iniziativa presentata come educativa e come spiegano gli organizzatori per “comprenderne l’importanza per un futuro sostenibile”, ma che per un occhio critico e attento può essere il tentativo di strumentalizzare le nuove generazioni non sul tema delle energie rinnovabili ma sull’accettazione, a pochi chilometri dalla riva, di pali alti fino a 100 metri ben visibili ad occhio nudo.
“Abbiamo accettato molto volentieri l’invito a partecipare a OffshoreWind4Kids perché, come insegnanti, siamo convinte che l’educazione al rispetto dell’ambiente e all’utilizzo delle nuove fonti energetiche debba riguardare prima di tutto le nuove generazioni, per far nascere in loro la consapevolezza che poi le guiderà nelle scelte future”, racconta una delle professoressa che ha partecipato.
E allora perché non educarli al rispetto dell’ambiente, delle coste, del mare e dell’orizzonte? Perché non educarli al riciclo? alla scoperta dei giochi con materiale riciclato? all’educazione al riuso? alla scoperta dell’ecosostenibilità?
Bambini “usati come cavie da laboratorio” per indorare la pillola sui futuri mega impianti che voglio imporre alla nostra terra, nel silenzio della Regione e con un patrocinio, speriamo gratuito, del Comune di Quartu Sant’Elena e del Sindaco Graziano Milia.
Di Simone Spiga
Direttore di ReportSardegna24