Sedotti da lui, sedotti dal gran capo del fascismo proprio come capitò agli italiani.
E’ appena passato il 3 gennaio centesimo anniversario del discorso di sfida in Parlamento di Mussolini considerato l’inizio della dittatura e Luca Marinelli che lo ha interpretato nella serie kolossal Sky Original – otto episodi prodotti da Sky Studios e da Lorenzo Mieli per The Apartment (società del gruppo Fremantle) in onda dal 10 gennaio su Sky e in streaming su Now – quasi non si è ripreso.
“È stato spaventoso recitarlo”, dice.
La serie tratta dal bestseller premio Strega 2019 di Antonio Scurati (Bompiani), nelle mani del regista inglese del film Oscar L’Ora più buia Joe Wright e del duo di scrittura Stefano Bises e Davide Serino, non è il biopic che in questi anni la TV ha attraversato con successo sempre restando nella comfort zone del ‘santino’ da raccontare, salvo poche eccezioni. Qui c’è lo sguardo del guascone istrionico seduttivo romagnolo che guarda in camera determinato ad asfaltare lo spettatore mettendolo davanti al fatto compiuto ossia che a quell’uomo della provvidenza, l’Italia per lunghi anni ha dato credito, appoggiandolo in imprese che poi la Storia rivelerà per quelle che sono: misfatti e tragedie in una ferita che 80 anni dopo la fine della guerra chissà se è rimarginata per davvero.
“Il rischio empatia c’era – dice Wrigth – ma con il pubblico abbiamo fatto una operazione alla Brecht dando il massimo grado di vicinanza con il personaggio e gli accadimenti e poi gli abbiamo fatto mancare il terreno sotto i piedi quando si vede quello che succede e così ci si sente in colpa per quello che al Duce abbiamo permesso di fare”.