A fronte delle tante esercitazioni militari che si susseguono nei diversi poligoni e basi militari della Sardegna, diventata come ogni anno, teatro di guerre simulate con la partecipazione di migliaia di militari Nato e alleati, gli antimilitaristi scendono nuovamente in piazza con una manifestazione nel giorno clou della Noble Jump 2023, che si tiene a Capo Teulada, nel sud ovest dell’Isola.
L’appuntamento è fissato a Cagliari, per le 19, in Piazza Marghinotti, non lontano dal comando militare dell’Esercito in Sardegna.
“La Nato mostra i muscoli sulla nostra terra con Mare Aperto, Noble Jump, Joint Stars e 6000 soldati – si legge nel volantino di Sardinnia Aresti-Controlebasi che anticipa il presidio – Strade bloccate per far passare i carri armati. Il porto pieno di navi militari. Una guerra in corso: il 12 maggio la Nato proverà tutte le sue armi sulla nostra terra per dimostrare la sua forza. Noi non ci stiamo”, scrivono ribadendo la mobilitazione per il 2 giugno “contro l’occupazione militare della Sardegna”.
“La Sardegna è in guerra ma non perché vi è entrata ma perché è la guerra che è entrata in Sardegna -incalza in una nota Bustianu Cumpostu, leader degli indipendentisti di Sardigna Natzione Indipendentzia – la guerra tra imperialismi, di quelli che invadono e annettono territori altrui, ha invaso la terra del popolo sardo con navi da guerra, aerei, elicotteri, carri armati e con tutto ciò che di più distruttivo si può trovare tra gli armamenti militari. Essere teatro di guerra non è più tollerabile, è incompatibile con la nostra salute, la nostra economia, la nostra autostima, con il diritto di sovranità e con il dovere generazionale di tutelare la nostra terra per passarla vivibile alle generazioni future”.