“Basta esercitazioni: i poligoni militari sardi devono essere riconvertiti in chiave turistica”, è questo il messaggio chiaro che il Collettivo di A Foras lancia alla popolazione sarda e alle Istituzioni.
In un incontro con la stampa organizzato proprio davanti all’accampamento dei militari Nato a Capo Teulada impegnati nella Noble Jump 2023 e nel giorno clou dell’esercitazione, gli attivisti hanno annunciato che attenderanno la fine di tutti i giochi di guerra per organizzare una manifestazione il 2 giugno a Cagliari, per la Festa della Repubblica.
“Siamo qui per protestare contro la mega esercitazione della Nato, che ha portato nella nostra Isola migliaia di militari con lo spiegamento enorme di mezzi e il bombardamento di ampie porzioni del poligono di Teulada, anche di quelle aree non sopposte normalmente a esercitazioni di tiro a fuoco – spiega Pierluigi Caria di A Foras –
Vediamo la nostra terra diventare sempre più strumento per la guerra, mentre invece bisognerebbe andare verso un utilizzo in chiave turistica che porterebbe un ricavo più alto rispetto a quel poco che arriva dalle manovre militari”
La scelta della manifestazione il 2 giugno è stata fatta per “denunciare che la guerra non viene fatta solo all’interno dei poligoni e non solo quando c’è l’attenzione di tutti i media sulla nostra isola, ma una grandissima percentuale del nostro territorio, anche cittadino, è occupata militarmente per tutto l’anno”.
Da qui la decisione di organizzare un corteo “pacifico e gioioso” a Cagliari attorno alla Sella del Diavolo, da Marina Piccola a San Bartolomeo
Appuntamento alle 18 per un percorso di poco meno di due chilometri nei tratti di strada normalmente aperti alla circolazione in mezzo alle caserme e servitù militari.
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Nella serata del 12 maggio si è svolto per le vie di Cagliari un corteo promosso da Sardinnia Aresti e ha visto la partecipazione di parecchie centinaia di persone che hanno manifestato per le vie di Cagliari.
Una manifestazione molto partecipata che ha visto una presenza massiccia delle forze dell’ordine che hanno di fatto blindato il centro di Cagliari.