Lo scorso fine febbraio, alla vigilia del voto per le regionali, era stato sottoscritto l’addendum che stabilisce le caratteristiche e i termini per rimettere in marcia lo stabilimento dell’Eurallumina di Portovesme, nel Sulcis.
Il tavolo istituzionale di verifica si sarebbe dovuto riunire il 31 maggio ma l’operatività della giunta Todde è arrivata solo ad aprile.
Così la prima riunione è stata convocata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy per il 18 giugno a Roma, in modalità mista, in presenza al Mimit e online, alle 15.
Al tavolo, con governo, regione, azienda e sindacati, si parlerà dello stato di avanzamento dell’addendum al protocollo d’intesa e delle questioni che interessano la vertenza dell’Eurallumina, prima fra tutte le modalità di approvvigionamento del gas metano, indispensabile al riavvio degli impianti e quindi della bozza del nuovo dpcm sull’energia, che il ministero vorrebbe condividere con la Regione.
“A distanza di 4 mesi dall’insediamento della nuova giunta regionale ci attendiamo che governo e regione giungano in tempi rapidi alla definizione del sistema di approvvigionamento del gas metano in Sardegna senza ulteriori indugi – dice all’ANSA Enrico Pulisci della Rsa Filctem-Cgil – ogni mese trascorso è perso e porta in avanti l’asticella del cronoprogramma di riavvio degli impianti, in una vertenza che dura ormai da oltre 15 anni. Il Mase si disse pronto a portare in Consiglio dei ministri il Dpcm sulla metanizzazione attraverso il sistema della dorsale fatta salva la condivisione da parte della nuova giunta regionale – aggiunge – ora occorre evitare assolutamente l’eventuale scarica barile sulle responsabilità tra le istituzioni ma è necessario un chiarimento sul percorso di realizzazione della metanizzazione della Sardegna con la priorità rivolta alle aziende energivore come l’Eurallumina”.