“L’Italia ha ceduto rovinosamente alle richieste tedesche: con il nuovo Patto di stabilità ci vengono imposte regole che impediscono politiche per lo sviluppo, in modo ancora più stringente di quanto fino ad ora avveniva con le vecchie regole. Per inseguire l’austerità tedesca, già dal prossimo anno lo Stato italiano dovrà fare tagli per 12 miliardi di euro e sarà quindi obbligato a opprimere fiscalmente i suoi cittadini, a soffocare le nostre piccole e medie imprese e a comprimere la domanda interna. Ovvero continuerà a distruggere la ricchezza e la qualità della vita degli italiani mentre i francesi continueranno a fare deficit spropositati e i tedeschi continueranno a sfruttare i fondi fuori bilancio per sussidiare le proprie imprese.
La cosa assurda è che il Ministro Giorgetti non era affatto costretto ad approvare questo accordo su cui, essendo necessario un voto all’unanimità, l’Italia poteva esercitare il suo diritto di veto. Il Governo Meloni, contrariamente a tutte le promesse elettorali, ha ceduto solo per paura di “fare brutta figura in Europa”: ancora una volta si è preferita la strada della sudditanza rispetto a quella dell’indipendenza per difendere l’interesse nazionale Cosa ci aspettiamo da questa ennesima disfatta negoziale? Per restituire i prestiti del PNRR ci imporranno la rivalutazione delle rendite catastali e la reintroduzione dell’IMU sulla prima casa, con tutte le conseguenze nefaste sul nostro immenso patrimonio immobiliare. Ci imporranno di tagliare ancora le pensioni, magari a prescindere dai contributi versati. Ci imporranno altri tagli alla sanità fino al suo definitivo collasso e totale privatizzazione.
Ci faranno svendere le ultime partecipazioni e i beni demaniali. Tutto questo avviene alla vigilia delle elezioni europee che, grazie a questo cedimento, ormai sono del tutto inutili per cambiare gli equilibri in Europa. Il Governo Meloni si assume di fronte alla storia una responsabilità analoga a quella del Governo Monti quando approvò definitivamente il Fiscal compact. Chiediamo che un più attento esame in sede parlamentare blocchi l’iter di questo disastroso accordo.” ha dichiarato Gianni Alemanno, Segretario del Movimento politico “Indipendenza”