“Xi Jinping arriva in Europa e va in Francia, Serbia e Ungheria, ma ignora l’Italia. La Francia è un paese che investe in Cina attraverso grandi aziende, Serbia e Ungheria, invece, non hanno grandi multinazionali (come l’Italia) e per questo hanno deciso di far parte della Via della Seta per sviluppare affari con la Cina.
Un’ulteriore dimostrazione che l’uscita dalla Via della Seta, decisa dal governo Meloni, è stato un errore grave e non facilmente rimediabile: ha rovinato i nostri rapporti con la Cina, indebolendoci anche nella UE. La dimostrazione è che Macron ha invitato all’incontro con Xi anche Ursula von der Leyen, riproponendo il ruolo di leadership della Francia nel Continente. Al contrario noi oggi dai Cinesi siamo considerati meno di Serbia e Ungheria. Alla Meloni e al Presidente Mattarella non rimane altro che programmare di andare loro in Cina secondo una irrituale “doppia visita”.
L’ultima volta è stato un Premier italiano ad andare in Cina (Conte nel 2019), adesso toccherebbe a Xi venire in Italia. Ed invece, sono i nostri leader che cercano di rimediare andando a Pechino con il cappello in mano. Questo dimostra non solo che il governo Meloni ha sbagliato ad uscire dalla Via della Seta, non capendone l’importanza per le piccole e medie imprese italiane, ma che tutti i nostri politici, pur di rimanere allineati in un ruolo euroatlantico, si rifiutano di capire le nuove dinamiche del mondo multipolare”. Così ha dichiarato Gianni Alemanno, segretario del Movimento Indipendenza!