“Di fronte alla legge che ci ha impedito di partecipare alle elezioni, non faremo l’errore di reagire con l’astensionismo, voteremo per quelle liste e quei candidati che si dichiarano esplicitamente contrari alla guerra e alle altre follie dell’Unione Europea. Questo è quello che abbiamo deciso nell’ultima riunione del nostro Esecutivo Nazionale.” Così ha dichiarato Gianni alemanno, Segretario Nazionale del Movimento Indipendenza!
“Nella legge di conversione del Decreto Elettorale, per volontà del centrodestra con l’appoggio del PD, è stata inserita una norma per impedire ai nuovi movimenti di derogare alla raccolta di firme. Abbiamo denunciato al Presidente Mattarella l’incostituzionalità di questa norma, introdotta ad un mese dalle elezioni, cambiando quindi le regole del gioco a partita aperta. Non abbiamo ottenuto alcuna risposta, salvo poi veder convalidate le nostre tesi dalla Corte d’Appello di Napoli che ha ammesso nella Circoscrizione Sud la Lista animalista-Italexit, che si trovava nelle nostre stesse condizioni.”
“Un precedente grave di lesione dei diritti costituzionali, di fronte a cui le opposizioni ufficiali – tanto impegnate a vedere fantasmi di autoritarismo – non hanno mosso alcuna obiezione. Nonostante ciò chiederemo ai nostri iscritti e simpatizzanti di andare a votare, perché aderendo all’astensionismo finiremmo per contribuire alla strisciante delegittimazione della democrazia che si respira in tutta Europa. Voteremo invece per tutte le liste e i candidati che, nelle diverse circoscrizioni, si dichiarano esplicitamente contrari alla guerra in Ucraina e in Palestina e contro tutte le altre follie di Bruxelles, a cominciare dal Patto di stabilità europeo che impone all’Italia di tagliare 100 miliardi di euro in 7 anni.
Useremo il “Manifesto per la sovranità e i diritti dei popoli” promosso dal prof. Franco Cardini, che abbiamo firmato insieme ai leader di Democrazia Sovrana Popolare, come punto di riferimento per le nostre scelte elettorali che devono contribuire comunque a far emergere un fronte politico contrario alla sudditanza dell’Italia nell’Unione Europea.”