Fanghi rossi, assolti i vertici di Eurallumina: ambientalisti sul piede di guerra

Il fatto non sussiste, questo il risultato di anni e anni di processo durato 13anni in merito all'ipotesi di disastro ambientale per i vertici di Eurallumina

Il fatto non sussiste, questo il risultato di anni e anni di processo durato 13anni in merito all’ipotesi di disastro ambientale per i vertici di Eurallumina.

L’inchiesta era scattata nel lontano 2009 dopo un esposto con l’accusa di disastro ambientale e con il sequestro del bacino dei fanghi rossi di Portovesme.

Oggi davanti al palazzo di giustizia di Cagliari hanno organizzato un sit-in gli ambientalisti che hanno criticato con forza la sentenza che fa cadere tutte le accuse perché il fatto non sussiste.

“Sentenza di assoluzione, per non aver commesso il fatto? L’accusa, il Pm, con tutta la mole di intercettazioni e lavoro fatto ha sbagliato su tutti i fronti ? Ci siamo sognati che le falde, e la terra erano contaminate ? Ci sentiamo doppiamente vittime, vittime di quelle polveri rosse nocive, finite nel nostro mare, nostra terra , nostre case e nei nostri corpi e, vittime di una Giustizia che riteniamo Giustizia non e’. Aspettiamo la motivazione della sentenza per poi poter agire nelle opportune sedi, anche europee”, denunciano gli ambientalisti.

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