“Questa generazione è la cavia dei social.
Andrebbero studiate le ripercussioni psicologiche, psichiatriche e sociali degli stessi social network, ma oggi ci sono pochissimi studi, per questo siamo cavie”. Lo afferma il rapper Fedez durante l’incontro che ha avuto al Circolo dei Lettori di Torino stracolmo al limite della capienza, con 370 studenti del liceo Passoni, di Piazza dei Mestieri e di Immaginazione Lavoro. L’incontro, organizzato dall’associazione Acmos, è stato sul tema “La salute mentale è un diritto dei giovani”. Fede all’anulare sinistro, non ha parlato delle vicende personali legate alla moglie Chiara Ferragni, nè a quelle giudiziarie, rifiutandosi con un sorriso di rispondere ai giornalisti.
Per quanto riguarda le alternative per la generazione Z Fedez ha parlato dell’importanza dei centri sociali, citando lo storico Alessandro Barbero che, parlando dell’Askatasuna di Torino aveva definito questi spazi “una ricchezza”. “Io arrivo dai centri sociali – ha detto il rapper – e sono d’accordo con Barbero. Sebbene ci fossero contesti violenti, nei centri sociali venivi a contatto con le persone. Il futuro dei ragazzi ora sarà di stare di fronte a un telefono ed è un peccato secondo me. Il problema non è dei ragazzi, è di chi non offre loro alternative”.