Nella Striscia di Gaza vivono più di 2 milioni di rifugiati e rifugiate palestinesi che Israele ha espulso dalle loro città e villaggi nella Palestina occupata.
Israele ha ucciso più di 10.000 palestinesi nei suoi ripetuti attacchi contro la Striscia di Gaza negli ultimi anni, bombardando le infrastrutture, distruggendo le case sulle teste dei residenti e uccidendo così i civili. La maggior parte delle vittime sono bambini, bambine e donne.
Inoltre, con un assedio assoluto alla Striscia di Gaza, Israele impone un feroce embargo che ha ucciso indirettamente migliaia di palestinesi, malati, fragili, feriti, per mancanza di cure e di servizi.
Le persone palestinesi uccise solo dall’inizio di quest’anno in centinaia di attacchi e incursioni quotidiane contro centri abitati sono circa 400, anche in questo caso soprattutto bambini, bambine e donne.
Nell’attacco degli ultimi giorni il bilancio delle vittime dell’aggressione sionista in corso nella Striscia di Gaza ha superato i 1000 morti e 5000 feriti, oltre alla grave distruzione di case, edifici residenziali, ospedali, scuole e infrastrutture.
Più di mille case sono state distrutte e almeno 600 di queste sono state completamente rase al suolo. Interi quartieri sono stati spianati da migliaia di proiettili sparati da cielo, terra e mare.
La popolazione di Gaza, chiusa dentro i suoi confini, non può scappare o mettersi in salvo.
Israele bombarda le possibili vie di fuga.
Il Comitato di Solidarietà per la Palestina, a cui hanno aderito diverse associazioni, organizzazioni politiche e singole persone, prende posizione sulla situazione per chiedere:
– la fine immediata dell’aggressione attuale a Gaza
-la fine dell’embargo imposto a Gaza e l’immediata apertura agli aiuti umanitari, con la fornitura di materiali di prima necessità (acqua potabile, carburante , medicinali e materiale sanitario, ecc..)
-la protezione degli sfollati che hanno perso le proprie case distrutte, garantendo loro l’assistenza di cui hanno bisogno.
Lo stesso comitato ribadisce:
-il diritto al ritorno dei profughi palestinesi
– il ritiro immediato elle forze israeliane dai territori palestinesi occupati
-il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese.
Per tutte queste ragioni è stata promossa una manifestazione a Cagliari dall’associazione Amicizia Sardegna Palestina per sabato 14 ottobre in Piazza Garibaldi dalle ore 17.