Musica e bollicine, per un Capodanno con un brindisi speciale: taglia il traguardo del secolo di vita la prima vinificazione dello spumante con metodo classico in Sardegna e fra le poche in Italia.
Pioniera è la Cantina Tamponi di Calangianus, in Gallura: nel 1925 ha dato vita all’espressione in bollicina del moscato di Tempio con il metodo Champenoise, la tecnica francese che prende il nome dalla rinomata regione dello Champagne.
“Babbo (Tito Tamponi) è rientrato da Bologna in Sardegna con la laurea in Agraria e ha dato vita alla prima sperimentazione – racconta all’ANSA Franco Tamponi – poi man mano abbiamo utilizzato altri vitigni espressione del territorio, come il Rittaddatu, o il trebbiano della zona dell’ oristanese e ora la base dello spumante, metodo classico è lo chardonnay”.
Uve bianche raccolte a mano da vigneti in alta Gallura a circa 400 metri dal livello del mare per conferire il bouquet e la sapidità.
Per l’occasione, la cantina ha dato vita a 500 bottiglie numerate di Moscato spumantizzato, un numero simbolico per celebrare la ricorrenza. “A mezzanotte del 31 dicembre stapperemo la bottiglia ‘Ziu Tittu’, dedicata a nostro padre”, aggiunge Franco Tamponi, titolare assieme a suo fratello Plinio dell’azienda vitivinicola gallurese, impreziosita dalla competenza di diverse figure professionali. Un brindisi che attraversa l’Isola. Anche a Casa Grazia a Cagliari a mezzanotte la notte di San Silvestro sarà celebrata questa data con un brindisi simbolico.
A dare continuità all’azienda Tamponi nel segno della ricerca e dell’innovazione, l’apporto di Tito Tamponi, il figlio di Franco, la terza generazione. Forte di una laurea in Agraria all’Università di Pisa, il giovane enologo segue da vicino la lavorazione dello spumante metodo classico che nel 2025 compie cent’anni. Una data importante per l’enologia in Sardegna con una consapevolezza e un auspicio: “La formazione è la chiave di volta per lo sviluppo del settore nell’Isola. È basilare, tenersi al passo con la tecnologia e la tecnica per essere competitivi su un mercato internazionale sempre più esigente”, conclude Franco Tamponi. Questo brindisi speciale ne è una riprova.