Saranno cinque gli autori al centro delle presentazioni del nuovo ciclo di incontri del Festival letterario Rainbook, organizzato dall’Associazione Culturale “Baa Ba” con il Contributo della Regione Sardegna e che si svolgerà al Fico d’India al Poetto di Cagliari.
Si inizia venerdì 21 luglio alle 19.00 con “Stranizza” , scritto da Valerio La Martire. Il romanzo scritto dall’autore siciliano si ispira ad un fatto di cronaca del 1980, Il delitto di Giarre, duplice omicidio commesso e che divenne fondamentale nella storia del movimento di liberazione omosessuale italiano in quanto portò alla fondazione del primo circolo Arcigay.
Alle 21.00 sarà il turno di un duo, Alberto Sacco e Edoardo Zaggia, con il libro “Ho paura delle suore” che sta riscuotendo un grandissimo successo grazie anche ai loro oltre140 mila follower che li seguono in tutte le presentazioni.
La gazzella Gabriella, la principessa Clotilde, la Fata Madrina spacciatrice, il giullare Gaio, Eugenio Della Lampada, la commissaria Porcellina Sissi, sono solo alcuni dei personaggi assurdi che animano il mondo surreale di questo libro: un insieme di fiabe per adulti affetti da partita IVA, App, incontri, gruppi di WhatsApp, reflusso e altri disagi.
Domenica 23 luglio alle ore 18.30, sempre al Fico d’India di Cagliari (viale Poetto 384) sarà il turno di Mohamed Maalel, al suo esordio come scrittore e che vede il suo romanzo dal titolo “Baba” edito dalla casa editrice “Accento”, specializzata in autori emergenti. “Baba” racconta la storia di Ahmed, nato in una famiglia in cui le lingue e le ricette si mescolano: riso patate e cozze e taralli convivono con couscous e baklawa, così come si mischiano l’italiano e il tunisino nelle discussioni tra genitori e figli. Ma la sua è anche una famiglia che nasconde delle ombre: Taoufik è un padre spesso violento, capace di costringere il protagonista a rinunciare alla
sua infanzia e tuttavia capace anche, in un disorientante cortocircuito, di slanci d'amore e tenerezze.
Quando, ormai adulto, Ahmed lo raggiunge in ospedale, avvia con lui un dialogo reso ancora più urgente dalla malattia. Alle 19.30 si conclude con Matteo B Bianchi, scrittore e autore di numerosi romanzi di successo, che torna in libreria per Mondadori con “La vita di chi resta” che racconta un lungo percorso di “addio” iniziato con la frase “Quando torni io non ci sarò già più.”, pronunciata da S. a Matteo dopo la fine della loro storia d’amore. Quel giorno Matteo torna a casa, la casa in cui hanno vissuto insieme per sette anni, e scopre che S. si è tolto la vita. Mentre chiama inutilmente aiuto, capisce che sta vivendo gli istanti più dolorosi della sua intera esistenza.