“Quanto sta accadendo da tempo in Arnas Brotzu ha davvero dell’incredibile, ancora una voltai vertici aziendali prendono decisioni che tutto sono, tranne che razionali”, scrivono in una nota Giampaolo Cugliara e Giampaolo Mascia delle segreterie provinciali della Fials di Cagliari e del Medio Campidano.
“È il caso dei trasferimenti di personale che dall’ospedale Oncologico vengono trasferiti verso l’ospedale San Michele, lasciando talvolta il posto scoperto, oppure nel caso in cui si proceda con un cambio lo stesso non è mai alla pari, né tantomeno compensativo”…” Non sono chiare le motivazioni per cui anestesisti, cardiologi, radiologi, infermieri, oss etc, nel tempo, dopo diversi anni di esperienza all’Ospedale Oncologico siano stati trasferiti all’Ospedale San Michele, senza tener conto minimamente delle competenze acquisite”, scrive ancora il sindacato.
“Giusto per citare un esempio, assurdo e incomprensibile sembrerebbe il trasferimento di un cardiologo specializzato in cardio oncologia (specializzazione che sappiamo essere fondamentale per i pazienti oncologici in quanto vengono sottoposti a trattamenti che hanno come effetto collaterale proprio la cardiotossicità)”…”Il tutto sempre è solo a danno dei pazienti, perché inevitabilmente le liste d’attesa aumentano, vedasi per esempio i pazienti in attesa di ecocardiogramma e visita cardiologica, esami indispensabili per poter iniziare i trattamenti chemioterapici”, incalza la Fials.
“Ricordiamo ai più che l’ospedale oncologico dovrebbe essere l’HUB di riferimento regionale, almeno sulla carta, infatti dobbiamo ”purtroppo” ammettere che nell’ultimo decennio, con l’incorporazione all’Azienda Ospedaliera Brotzu, il Presidio Ospedaliero Businco è stato depauperato, smembrato e nel tempo spersonalizzato perdendo completamente la propria identità. Ebbene alla luce di quanto suesposto possiamo affermare senza timore di smentite che l’Ospedale Oncologico è diventato un luogo di occupazione di spazi senza che vi sia un criterio logico; né è un esempio il reparto fantasma della Neuroriabilitazione! Si avete capito bene, fantasma, in quanto sottoutilizzato, parrebbe con la presenza di appena due pazienti al giorno. A fare da contraltare a questo scenario, ci sono le ingenti somme che sono state impiegate per l’apertura di questa struttura, dall’arredamento fino alle assegnazioni delle risorse umane e materiali”, prosegue il sindacato.
“Ebbene, qui si registra il paradosso che consente alle strutture inoperose di avere gli organici, mentre le strutture oberate di lavoro devono quotidianamente fare i conti con la cronica carenza del personale e con orari di lavoro che esitano frequentemente nella richiesta di straordinario lavorativo. Tutto ciò, era stato a suo tempo già anticipato dalla scrivente Organizzazione Sindacale FIALS, quando segnalava pubblicamente l’inopportunità di trasferire la struttura della Neuroriabilitazione dal Brotzu vs Businco”…”Attendiamo dai vertici regionali un significativo intervento teso a restituire all’ospedale Oncologico l’identità perduta, attraverso azioni mirate al ripristino delle risorse umane e materiali imprescindibili per il raggiungimento dei suoi storici livelli di efficienza ed efficacia”, concludono Giampaolo Cugliara e Giampaolo Mascia delle segreterie provinciali della Fials di Cagliari e del Medio Campidano