Con una nota inviata all’Assessore alla Sanità, la Fials denuncia gravi carenza di beni strumentali nella Asl 8 e afferma: “Giungono segnalazioni circa l’assenza di beni essenziali per poter garantire la sicurezza dei pazienti nelle strutture sanitarie della ASL 8 di Cagliari, nello specifico mancherebbero rotoli di lenzuolini di carta in tutti gli ambulatori del Distretto di QSE.”, scrive Giampaolo Cugliara, Segretario Provinciale della Fials.
“Tale inspiegabile carenza non garantisce ai pazienti che si presentano nel distretto, di poter ricevere la prestazione sanitaria necessaria, con l’indispensabile garanzia di igiene e sicurezza. Non capiamo come possa accadere che nella ASL più grande della Regione Sardegna, possa mancare un bene ordinario, il cui fabbisogno annuo non vi è dubbio è già noto, e nonostante ciò si debba patire l’incomprensibile assenza”…” Ci chiediamo, e chiediamo a chi di competenza e responsabilità quali siano i motivi ostativi all’acquisto del suddetto bene, ben sapendo che il danaro per gli acquisti ci sono; tale carenza, infatti, sembrerebbe riconducibile alla mancata attivazione delle procedure amministrative propedeutiche all’acquisto con fondi economali a ciò preposti”, prosegue la nota della Fials.
“Giova rammentare che in assenza di tali beni economali di consumo giornaliero non è possibile garantire la prestazione sanitaria in sicurezza per il paziente; ne consegue che l’impossibilità alla erogazione della prestazione sanitaria renderebbe inefficiente la struttura pubblica la cui finalità è senz’altro quella di erogare in sicurezza, tutte le prestazioni sanitarie di cui i cittadini necessitano.”, incalza il sindacato.
“Ed allora? Quali sono le motivazioni reali che impediscono al funzionario preposto di portare avanti tutte le azioni per la corretta acquisizione dei beni mancanti? A tale scenario che coinvolgerebbe quotidianamente gli ignari cittadini che si recano alla struttura del Distretto di QSE, farebbe da contraltare la situazione non meno grave a cui potenzialmente incorrerebbero le salme trasportate all’interno del PO SS Trinità, su una barella non idonea allo specifico scopo che, sembrerebbe ad alto rischio “ribaltamento”… “Tale delicata situazione, sarebbe già nota alla Direzione Generale, Sanitaria e Amministrativa della ASL 8, che a tutt’oggi non ha saputo porre rimedio a questa pericolosa situazione”.
“Diciamo pericolosa perché non osiamo pensare che cosa possa accadere nel momento in cui “il rischio potenziale di ribaltamento fino ad oggi scongiurato grazie alla prontezza degli operatori”, si concretizzasse con la caduta della salma trasportata. Di tale incresciosa situazione si ribadisce, i vertici aziendali sono al corrente, e ci risulta che anche in questo caso non mancherebbero i soldi per spese di questo tipo”…”Non sappiamo cosa stiano aspettando, ma riteniamo che anche aspetti come questi denotino l’inadeguatezza di governo da parte di questa Direzione Aziendale”, conclude la nota della Fials.