L’associazione “Menu deleddiano” vola a Parigi per mostrare agli studenti della scuola alberghiera Guillaume Tirel la preparazione dei piatti della cucina barbaricina.
Il 13 marzo al ristorante “Asterie”, all’interno della prestigiosa scuola, è in programma “A Parigi con Grazia Deledda”.
Una giornata tra masterclass e assaggi. Un viaggio tra le ricette descritte dal premio Nobel nei suoi romanzi, catalogate e raccolte in un ricettario dai ristoratori Vincenzo Palimodde e Tonina Biscu dell’home ristorante Sa Horte de su poeta di Oliena (Nuoro). Una cinquantina di ricette citate dalla scrittrice nuorese.
Da questa intuizione è nato un progetto itinerante e un’ associazione “Menu deleddiano” per far conoscere, oltre che alla Sardegna e all’Italia, al mondo, questi piatti della tradizione barbaricina. E con un testimonial doc, Gianfranco Zola. La presidente è Vitalia Scano, chef del ristorante Sandalia di Roma e referente delle Lady Chef di Roma e provincia, vice, Vincenzo Palimodde. Completano il team Tonina Biscu, Marina Ravarotto del ristorante “Chiaro Scuro” di Cagliari, l’ agrichef Annalisa Atzeni, Elisa Sabeddu, imprenditrice “Pasta Paradijs” ad Amsterdam, Badore Ticca, titolare del “Ristorantino Shardana” a Parigi. E’ stato lui a creare il ponte con Parigi. Gli studenti francesi, e anche una delegazione di studenti dal Brasile, con l’ aiuto del team sardo, porteranno a tavola una selezione di piatti del menu deleddiano: filindeu (pasta a filo cucinata in brodo con formaggio, ‘maharrones de busa con salsa di noci’, “casadinas con zafferano”, cattas, porchetto con erbe selvatiche, aranzada, pabassinos e pompia (agrume caratteristico dell’Isola) e casu marzu (il formaggio coi vermi). Saranno serviti anche acquavite e il rinomato cannonau di Oliena.
“Questa collaborazione con Parigi riveste un ruolo di primaria importanza nella promozione della Sardegna a tavola – commenta Scano – un viaggio attraverso sapori e storie”.
“Porteremo nella capitale francese non solo i nostri prodotti di gran qualità, ma il racconto di una terra, la Barbagia, ricca di storia, natura, cultura, paesaggi di grande bellezza”, aggiunge Palimodde.