Un frammento singolare è emerso dagli archivi di Fondazione Home Movies-Archivio Nazionale del Film di famiglia di Bologna, che da oltre vent’anni raccoglie, cura e cataloga le memorie private in pellicola del Novecento.
In un filmato girato dal videoamatore Oreste Baldi nel dicembre 1965, al minuto 1.14 è stato scoperto un giovane Francesco Guccini in compagnia di una ragazza, presumibilmente – aggiungono i responsabili della Fondazione – Roberta Baccilieri, la prima moglie del ‘Maestrone’.
L’occasione è la tradizionale Fiera di Santa Lucia, “al Portico dei Servi, per Natale”, come recitano i versi di uno dei suoi più grandi successi, Eskimo, che uscirà nel 1978.
E proprio un eskimo è quello che indossa il venticinquenne Guccini, mentre la sua accompagnatrice sfoggia un elegante cappotto, facendo di quel frammento la concretizzazione visiva di quella che poi sarà la canzone, un inno alla giovinezza e alla sua incoscienza. Il filmato fa parte del progetto Homemovies100.it: dall’1 gennaio scorso un film al giorno, girato nella stessa data tra gli anni Venti e gli anni Ottanta del Novecento, per ricostruire la memoria del secolo breve attraverso i film di famiglia.
“Il processo per determinare la datazione delle pellicole dell’Almanacco è talvolta rocambolesco – spiega Elena Pirazzoli, storica e co-curatrice del progetto – Per questo in alcuni casi ci siamo rivolti a esperti (di storia del Novecento, ma anche di eventi sportivi, di architettura, di montagna) per riuscire a tracciare il contesto attorno alla produzione del filmato. Il film del giorno, sonorizzato da musicisti o sound designer, viene diffuso ogni mattina sui canali social dell’archivio. E proprio grazie a questa scelta, che mira a una pratica dell’archivio aperto e partecipato, un follower della pagina, Alessandro Zagatti, ci ha scritto segnalando che il giovane uomo, molto alto, che al minuto 1.14 passa per alcuni secondi nell’inquadratura poteva essere Francesco Guccini, che a metà anni Sessanta non era ancora famoso (il suo debutto discografico sarà nel ’67). Inevitabile è stato poi che risuonassero i versi di Eskimo, trovandoci di fronte a un ricordo che si è tramutato in parole e musica, arrivando a tutti noi”.