Oggi, alle ore 14.30 la Nascita della Venere di Botticelli è stata ricoperta di immagini delle alluvioni di Campi Bisenzio, attaccate con scotch di carta alla teca del quadro. A farlo sono stati Giordano e un’altro cittadino aderente alla campagna FONDO RIPARAZIONE, promossa da Ultima Generazione. Recandosi alle Gallerie degli Uffizi, Giordano ha violato l’obbligo di dimora, a cui è sottoposto in seguito a un blocco stradale, dall’ 8 dicembre 2023. Un’azione di disobbedienza civile nonviolenta molto semplice per cui rischia gli arresti domiciliari, se non la custodia cautelare in carcere. Alle 14.50, il personale del museo, facendo uscire prima i turisti italiani e stranieri, ha spento le luci e chiuso la sala, dove sono rimasti al buio completo. Sono poi arrivate le forze dell’ordine, che hanno portato le persone nella stazione dei carabinieri degli Uffizi, dove si terrà un presidio di solidarietà alle 17.00 oggi.
“Sono un padre di famiglia e operatore socio-sanitario. Oggi ho scelto di contravvenire al mio obbligo di dimora e di infrangere nuovamente la legge, rischiando la prigione per tenere fede alla mia promessa di fare tutto il possibile per proteggere la vita. Oggi questo quadro simbolo di amore e bellezza si è trasformato mostrando la distruzione e il dolore che stiamo già vivendo a causa della crisi climatica. Il Governo continua a fingere che i campi non siano arsi a gennaio, che l’acqua non sarà un problema quest’estate, che le case distrutte dalle alluvioni siano eventi accidentali e non causate da scelte umane. E anziché occuparsi di questi e veri problemi, fa leggi assurde per zuppe su del vetro. I nostri politici continuano ad opprimere le voci di chi chiede aiuto e di chi li richiama al loro dovere, con nuove leggi punitive cercando di spaventarci: non capiscono o non vogliono capire, che io sto già soffrendo, soffro per il futuro dei miei amici, soffro per il futuro delle persone che amo, soffro per il futuro di mia figlia.”, ha dichiarato Giordano.