“- Prof. sul serio va via? – Dove dovrei andare? – Si dice che sta tornando a Napoli… – Non dovete preoccuparvi, saprete sempre insegnare qualcosa ai vostri docenti, chiunque siano, sapranno ascoltarvi e capirvi: siete voi i portatori del talento nel futuro.” La storia dell’arte, è storia di vita vissuta d’artisti, a cosa è utile la vita degli artisti? Vite e monografie d’artisti, sono funzionali a rappresentare percorsi credibili (o incredibili) funzionali a una crescita comune.
Da docente, ho voluto rappresentare, come a Cagliari si potesse vivere con consapevolezza il ruolo sociale dell’artista (che non è quello dell’artigiano, come erroneamente da queste parti, qualcuno ancora pensa), e come esercitare tale ruolo fosse lavoro e professione. Ho veicolato e direzionato questo concetto, mosso dal supporto dell’istituzione Foiso Fois, ben oltre le classi e gli studenti: la magia è che questo è avvenuto dove l’Alta Formazione Artistica non è mai nata, ma parrebbe in procinto di nascere nel 2024-25.
Questo sta avvenendo nel nome della connessione cognitiva, tra il linguaggio simbolico dell’arte e il cuore: valore simbolico dell’arte e cuore determinano quella “app biologica” che consente all’arte di radicarsi nell’umano. Il cuore di Cagliari merita Alta Formazione Artistica, senza cuore non si sarebbe mosso uno scenario, finalizzato al bene formativo, artistico e culturale comune. La mente del linguaggio dell’arte è nel cuore, dove ci sono 40000 neuroni che costituiscono un sistema nervoso, indipendente dal cervello (il “sistema nervoso cardiaco intrinseco”): il cervello pensa, ma il cuore come strumento percettivo, sa cosa siano i linguaggi simbolici dell’arte, e Cagliari di cuore artistico ne ha tanto.
L’attuale amministrazione comunale di Cagliari (maggioranza e opposizione), e il Sindaco Paolo Truzzu stanno lavorando, e presenziando tavoli, per determinare la possibile sede distaccata dell’Accademia di Sassari a Cagliari (potrebbe essere la scuola Cima o anche, e l’auspichiamo, l’ex sede del Liceo Artistico nel quartiere Castello), mobilitando anche la Regione in termini di tempo e investimenti, nel nome di quanto il Comune di Cagliari, concordò con il compianto Direttore dell’Accademia di Belle Arti, Antonio Bisaccia. Svolta epocale posta in essere dall’amministrazione Truzzu, fondata su un consenso politicamente trasversale sul tema, tutto questo su un sollecito d’istanza mossa dal principale Liceo Artistico isolano, il Foiso Fois (come non ascoltare il cuore di Cagliari?), dove ho studiato cosa voglia dire essere un docente pubblico.
Rotta di direzione programmatica non storica (storicamente l’Alta Formazione Artistica non è mai nata), ma epocale: determinerebbe una nuova era Cagliaritana, portando l’arte e gli artisti residenti nel sud dell’isola, verso l’altrove con tutta la loro professionalità monca di un provincialismo folk, che da secoli ne limita le potenzialità.
Di Mimmo Di Caterino