Questa sera è il gran giorno.
I Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu” saliranno sul palcoscenico del festival di Sanremo per esibirsi con Mahmood, nella serata dedicata alle cover, con una rivisitazione di “Come è profondo il mare” di Lucio Dalla.
Dalle pagine Facebook arriva l’incoraggiamento e un in bocca al lupo da parte di Daniele Cossellu: 92 anni, voce e mezza voce, è il capostipite e fondatore del gruppo nato nel 1974 e che negli anni ha avuto un continuo ricambio generazionale.
Si rivolge affettuosamente con queste parole ai quattro cantori “Caros collegas e amigos”. Poi prosegue in sardo: “Stasera festeggeremo tutti insieme a voi. Sono onorato della vostra presenza su quel palco”. Poi l’invito: “Fatevi onore, per condividere questa esperienza con tutta la Sardegna”.
Nel suo messaggio social si dice entusiasta e orgoglioso per l’esibizione, lui che ha fatto la storia dei Tenores di Bitti, ha aperto la strada alle nuove generazioni e sopratutto è stato l’artefice della diffusione del canto a tenore, il canto dei pastori con la sua ammaliante polifonia, nel mondo.
Ha iniziato da ragazzo, coi Tenores, alternando il lavoro di calzolaio a quello di cantore. Nel 2019, all’età di 87 anni, ha abbandonato le esibizioni e passato il testimone al giovane Andrea Sella. Un grande artista, Cossellu, custode delle tradizioni e capace di confrontarsi con mondi musicali differenti e moderni con una grande apertura mentale. Tra le collaborazioni il gruppo vanta quelle con Peter Gabriel, Coleman, Lester Bowie e Frank Zappa. E, da stasera, si aggiungerà Mahmood.
Cossellu sarà davanti alla tv e ma idealmente su quel palco con Dino Ruiu, voce, Andrea Sella, mezza voce, Pierluigi Giorno, contra e Mario Pira, basso, ci sarà anche lui e tutta la Sardegna.