Trova collocazione a Parma la raccolta del patrimonio della Fondazione Bertolucci.
Lettere, copioni, immagini e cimeli del regista Bernardo Bertolucci, del fratello Giuseppe, regista e sceneggiatore, e del padre Attilio, poeta e critico cinematografico, arrivano nella città di famiglia per essere custoditi, in via provvisoria, nelle sale dell’ex Palazzo della Provincia a pochi passi dai versi firmati da Attilio che tagliano trasversalmente Piazzale della Pace con il ‘Sentiero delle Lettere’.
Ad annunciarlo sono il sindaco Michele Guerra e la presidente della Fondazione Bertolucci Valentina Ricciardelli, giornalista e cugina di Bernardo. Per farlo hanno scelto il secondo anniversario della scomparsa della regista Clare Peploe, vedova di Bernardo, che ha lasciato a Valentina Ricciardelli il compito di concretizzare una realtà che non fosse solo celebrativa di genio, cultura e talento che appartiene alla città di Parma, ma che potesse ricalcare lo spirito e l’idea di Bernardo, di “qualcosa sempre in divenire”. “Oggi è un momento storico. Prima di adesso non esisteva un segno così forte dei Bertolucci nella città di Parma, del loro cinema, del loro immaginario, della loro poesia, della loro arte”, dice il sindaco, “con uno sguardo internazionale, come era Bernardo che, al pari di Verdi, rappresenta un patrimonio dell’umanità”. Sarà la città a custodire e catalogare la raccolta di oggetti di una famiglia che appartiene alla storia culturale di Parma, un patrimonio che, una volta digitalizzato, sarà universalmente disponibile e potrà favorire la realizzazione di progetti espositivi, cinematografici e letterari, con proiezioni, pubblicazioni e incontri culturali.
La mission principale della Fondazione è quella di organizzare momenti di formazione e di approfondimento con il coinvolgimento di personalità internazionali del mondo del cinema e della cultura, dedicati in particolar modo alle nuove generazioni, per sostenere i talenti esordienti, tema caro sia a Bernardo – da sempre interessato ai giovani autori – sia a Giuseppe, per anni presidente della Cineteca di Bologna.
Propiro la Cineteca di Bologna, che ha già restaurato ‘The Dreamers’, avvierà già dal prossimo autunno la digitalizzazione dell’archivio di Bernardo Bertolucci. E cogliendo l’occasione del ventennale di questo film, la Fondazione istituirà dal prossimo anno un premio internazionale dedicato a registi esordienti che sarà curato da Paolo Moretti, già direttore della Quinzaine, sezione parallela del Festival di Cannes, nata nel 1969 per valorizzare le forme libere del cinema. La Fondazione sta anche lavorando a un documentario diretto da Luca Guadagnino e prodotto da Jeremy Thomas e Francesco Melzi d’Eril.