Nel colpo d’occhio di colori cangianti amplificati da un sole che di primaverile ha ben poco si contano moltissime maglie di matrice locale, mentre sono davvero esigue quelle giallo blu indossate dalla franchigia ciriacese arrivata in Sardegna col minimo sindacale e costretta quindi alle rinomate fatiche scaturite dal doppio ruolo.
Quasi automatico che il risultato rimanga per pochissimi istanti ancorato sullo 0-0. Giusto il tempo per consentire a Meloni di indietreggiare qualche metro e verificare che sul lato destro del campo Federico Dessì abbia innestato il turbo per andare a prendersi l’ovale assecondante una traiettoria elegante ma allo stesso tempo diabolica. Lo stesso qb si trascina con imperiosità nella finalizzazione.
Con una safety a favore i Cru capiscono che la giornata sarà scevra di insidie e Meloni continua il suo show integrando il punteggio con una corsa centrale. Dessì bissa e ringrazia l’attento elargitore di assist, così come anche Mike Scano che si fa trovare pronto all’imbeccata. Bobo Agnesa si preoccupa di incassare altri due punti dopo il pass melonesco. E poi, sempre il giovin signore dal numero 19 provvede a realizzare un’altra meta che così porta i padroni di casa al meritato riposo con trentasei punti di scarto.
Nella ripresa la crew arbitrale decide di far andare spedito il cronometro per onorare la regola della misericordia che preserva lo spettacolo e non sottopone a pene severe la squadra avversaria. C’è ancora gloria per il binomio Agnesa – Meloni che confeziona altri quattordici punti.
A fine gara si registra un po’ di apprensione per l’infortunio occorso al leader storico Matia Pisu, ma in tutti sperano che non sia niente di grave.