“C’è chi dirà che è “troppo tardi”, perchè ormai i giochi nei palazzi del potere sono fatti, ma non pensiamo di costruire una mobilitzione per fare “pressione” sul governo (non esistono governi amici, e questo meno che mai!) ma per trovarci assieme, per organizzarsi tra affini e scoprire chissà nuove complicità, perchè il gioco della repressione è isolare, far prender male, illuderci della nostra impotenza.
E invece crediamo sia fondamentale, proprio nei momenti più bui, guardarsi negli occhi e desiderare di accendere quella fiamma di ribellione, ancora una volta”, queste le parole degli attivisti che hanno promosso sabato 22 febbraio alle 15.30 al Circolo Asyoli nel Corso Garibaldi 280 a Forlì.