“I politici hanno un rapporto controproducente con l’informazione.
I grandi leader si confrontavano tra loro: penso anche a Berlusconi, Prodi, D’Alema, Fini.
Oggi i politici pensano di poter comunicare unilateralmente, ma questo impoverisce la loro immagine e il livello dell’informazione. La scorciatoia social prosciuga la qualità e a rimetterci sono i cittadini”.
Corrado Formigli è tornato questa sera in prime time su La7 per la 14/a stagione di Piazzapulita e si rivolge subito a Fratelli d’Italia e Lega che da tempo non mandano propri rappresentati in trasmissione, in polemica con alcune inchieste e servizi mandati in onda.
“Il blocco di Meloni e Salvini dura da anni ed è surreale che valga nei confronti di un solo programma – dice Formigli in un’intervista con l’ANSA -. Per questo ho scritto alla premier un messaggio privato per chiarire la vicenda, ma non mi ha mai risposto. Non si può scambiare la critica al governo per una manifestazione di militanza, è un errore che un leader politico non dovrebbe fare”. Secondo Formigli “tutta la comunicazione di Meloni è molto controllata. Fa un nuovo libro, il monologo social, scrive ai giornali. Ora le conferenze stampa sono ricominciate, ma mi chiedo: quando vorrà confrontarsi con i giornalisti che non sono suoi sostenitori incalliti?”.
Secondo il conduttore il governo è in difficoltà perché “ha promesso una manovra da 30 miliardi ed ora faticherà a trovarne 6 o 7. Per questo il consenso è in calo, non tornano i conti”.
Si è riacceso anche lo scontro con l’Europa. “E’ uno schema della politica italiana – sostiene -. E’ dal 2011 che si fabbrica un nemico a cui attribuire i fallimenti del governo.
Gentiloni non è l’ambasciatore italiano a Bruxelles, è un commissario. Se vogliono tornare all’Europa delle nazioni lo dicano chiaramente”.