Anche l’isola in piazza per il Global Climate Strike il 19 aprile, lo sciopero per il clima organizzato per quella data in tutta Italia.
Il corteo a Cagliari con concentramento alle 16.30 in via Roma davanti al Consiglio regionale è promosso da Fridays for Future Casteddu e Ultima Generazione Sardegna.
Al centro della mobilitazione anche la crisi climatica e idrica.
I due movimenti sottolineano la situazione di emergenza, soprattutto nella Sardegna centro orientale, Ogliastra e Baronia. “L’inverno estremamente siccitoso- spiegano i promotori – appena trascorso e l’aumento delle temperature a causa del surriscaldamento globale hanno ulteriormente-aggravato la situazione. Questo richiede un’immediata azione governativa volta a ridurre sia le perdite idriche che le emissioni da gas climalteranti, oltre a riparare i danni presenti e futuri”.
Focus sulla Sardegna: “Le istituzioni devono intervenire per mitigare gli effetti della crisi climatica. Allo stesso tempo, devono lavorare per la drastica riduzione dei combustibili fossili nell’isola, promuovendo il phase out del carbone entro il prossimo anno, elaborando un piano di chiusura della raffineria di Sarroch e interrompendo ogni progetto di ulteriore metanizzazione”.
La protesta riguarda il governo nazionale che “invece di preoccuparsi di implementare misure di adattamento per prevenire danni ambientali ed economici in Sardegna, aumenta solo le spese militari, con servitù militari che sottraggono al sardi 35mila ettari di terra senza ascoltare la cittadinanza che da anni ne chiede la dismissione. Al governo italiano chiediamo con forza che venga istituito un fondo riparazione preventivo per affrontare le conseguenze devastanti di siccità, incendi, alluvioni”.
Infine un appello alla giunta regionale che si insedierà la settimana prossima: “agisca con urgenza per affrontare la crisi climatica e idrica. Innanzitutto mettendo argine alle perdite di acqua nelle reti idriche”.