“Fuori Fauci dall’Italia”: a Siena mobilitazione contro il medico statunitense

Alessandro Meluzzi, Robert Kennedy, Giulio Tarro, Franco Fracassi e tanti altri saranno presenti ai giardini della Lizza per una manifestazione organizzata da un mondo  variegato, per il prossimo 17 giugno, contro la presenza di Fauci a Siena.

“AsSiena Insieme”, “Fuori Fauci dall’Italia”, “Stop ai biolab”: sono i tre ritornelli su cui su muoverà la mobilitazione della prossima settimana che si terrà, lo ricordiamo, lo stesso giorno in cui lo scienziato statunitense, insieme a Rino Rappuoli, riceverà la laurea ad honorem in Medicina e chirurgia conferita dall’università di Siena.

Oltre quaranta i gruppi e le associazioni che da tutta Italia saranno in città.

“Con il nuovo Bsl3+ che si intende realizzare, nel Biotecnopolo di Siena, saranno conservati, manipolati e raccolti microorganismi e tossine potenzialmente pericolosi e letali per l’uomo”, così hanno scritto in una nota gli organizzatori. “A quale scopo- si chiedono -? Con quali soldi verrà creata e poi mantenuta una struttura di ricerca biologica di massima sicurezza di tale portata? Tutto il fiume di dollari di cui si parla, i grandi investitori, banche, ministeri e fondazioni varie, nazionali e non, perché hanno deciso di investire centinaia di milioni di euro in questo progetto? Ti sei mai domandato i benefici a chi andranno?”

“Nella ricerca, come per il Biotecnopolo, tutte le scoperte, invenzioni e brevetti saranno di proprietà ed uso degli enti erogatori dei finanziamenti, ovvero delle grandi case farmaceutiche statunitensi, non certo a beneficio dei senesi e degli italiani. E i rischi? Certo che ci sono, reali più che mai”, continuano.

“La sperimentazione di terapie farmacologiche e vaccini basata sulla tecnica di guadagno-di-funzione è molto rischiosa e poco conosciuti sono gli effetti a medio e lungo termine sull’ambiente sugli animali e sull’uomo. Queste ricerche sono proibite in molti paesi e alcune persino negli USA- continua il comunicato-. Lo stesso Fauci è accusato di aver mentito sui finanziamenti dell’Nih all’istituto di Virologia di Wuhan e non è mai riuscito a spiegare al Congresso se il governo stesse finanziando la Cina per fare quelle ricerche proibite in America. Perché dobbiamo conferirgli una laurea Honoris causa dopo il disastro della gestione pandemica? Perché addirittura lo vogliono nominare consulente straordinario del nuovo Biotecnopolo di Siena? Sperimentare ipotetici nuovi farmaci o vaccini genici che, come abbiamo testato sulla nostra pelle con i vaccini anti-covid, non sono né efficaci né tantomeno sicuri “al 100%”, come ci raccontavano, questo ingannevole pretesto vale contro il rischio di una nuova catastrofe sanitaria?

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