Gabriele Corsi, sul Nove con Don’t forget the lyrics

“La frase che più mi riempie di gioia è quando la gente mi dice: ‘ieri sera abbiamo cenato con te’.

Qui non abbiamo chissà quali premi in denaro.

Qui c’è la voglia di giocare e cantare insieme. Io mi diverto tantissimo e spero sempre che tutto questo arrivi anche a casa”. La giacca è immancabile, quasi un tratto distintivo perché, come dice lui, “quando entri a casa di altri devi vestirti ‘caruccio’: non si sono mai visti Corrado, Edoardo Vianello o Ugo Tognazzi senza giacca. Ma neanche Carlo Conti e Amadeus”.

E soprattutto c’è quell’energia con cui travolge il pubblico, dai tempi de Le Jene con il Trio Medusa. Così Gabriele Corsi da lunedì 11 settembre è tornato alla guida di Don’t forget the lyrics – Stai sul pezzo, il game show del canale Nove che dopo il grande successo dei mesi passati (569.000 telespettatori di media con il 2,73% di share, miglior risultato di sempre per l’access di Nove con un +62% di share sulla prima stagione) e il Telegatto vinto, è in onda dal lunedì al venerdì alle 20.25.

La formula è la stessa: cantanti amatoriali e appassionati di musica si sfidano sulle note dei più grandi successi della storia del pop, esibendosi tra karaoke e parole da ricordare, fino alla scalata finale ai 5 mila euro in gettoni d’oro in palio. Quest’anno però il programma, prodotto da Banijay Italia per Warner Bros. Discovery, torna anche con ospiti a sorpresa, dai Cugini di campagna a Frankie hi-nrg mc, uno studio ancora più colorato e una nuova arena da cento persone per il pubblico. “Volevamo questo calore”, racconta Corsi all’ANSA, sul set a Roma di una delle puntate che vedremo nelle prossime settimane. Alle sue spalle, la rivelazione della stagione: Silvia, neo mamma da qualche mese, insegnante di danza a Rimini, che ci stupirà puntata dopo puntata, proprio come è accaduto nella scorsa stagione con Mirko, meccanico di Prato che “le sapeva proprio tutte” dopo anni di canzoni ascoltate alla radio mentre lavorava in officina. “Cosa piace del programma? A casa penso l’atmosfera, la pulizia, il fatto che è un gioco semplice da provare tutti insieme”, dice il conduttore che ogni mattina è anche ai microfoni di Radio Deejay (per il ventunesimo anno consecutivo) e a ottobre guiderà Il contadino cerca moglie sempre sul Nove, quest’anno anche con una contadina in cerca di marito.

“Sono un appassionato di musica da sempre – dice ancora lui, per l’Italia commentatore anche dell’Eurovision Song Contest – Papà ci ha portava in giro per l’Europa in macchina, sempre con le audiocassette inserite. Metteva Dalla, Beatles, De Gregori, Pavarotti. Mi rivedo nei nostri concorrenti, anche se io, a differenza loro, tanti testi li sbaglio – ride – Sono fortunato perché ho scelto il mio mestiere. Non c’è stanchezza che conti, so che domani tutto questo potrebbe non esserci più. Me lo godo e mi diverto”. E ai competitor imponenti con cui si scontra tutte le sere, a partire dai Tg, Bruno Vespa e Striscia la notizia, pensa mai? “Essere su un canale come il Nove, che non è nei primi otto del telecomando, regala grande libertà. Vedi anche la scelta di Fabio Fazio di venire qui – risponde – Gli ascolti contano, ovviamente, ma perché ti permettono di proseguire con il tuo lavoro. Noi ci siamo ritagliati il nostro spazio.

Sono convinto ci sia la possibilità di fare anche qualcosa di diverso. Anzi, prima si diceva che la musica in tv non funzionava. Ora vogliono farla tutti. Alla concorrenza pensi, ovviamente. Chi dice che non guarda gli ascolti mente. Ma se è leale, arricchisce”.

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