Liliana Segre, da quando è passato il 7 ottobre, soffre di tormento e insonnia per i bambini ebrei uccisi, ma l’ex ambasciatrice Elena Basile, giustamente chiede conto dei migliaia di bambini palestinesi uccisi dal regime sionista israeliano.
Elena Basile, in un video racconta il suo punto di vista, evidenziando il dramma del popolo palestinese, una opinione che in uno stato democratico e libero dovrebbe essere una semplice opinione ma che in Italia, dove le uniche verità sono quelle a favore dell’Ucraina e dell’entità israeliana, diventa un attacco antisemita.
L’affaire arriva in Senato mentre il figlio di Liliana Segre annuncia querela nei confronti dell’ex funzionaria della Farnesina.
Sulla vicenda è intervenuto anche il figlio della Segre che afferma: “Ieri notte mi sono pervenute due mail da Elena Basile, in risposta alla mia mail di contestazione di ieri mattina” ha aggiunto poi in un comunicato Luciano Belli Paci, sottolineando che Basile “sostiene che il pensiero di Liliana Segre sarebbe stato travisato da non meglio precisati articoli di stampa, a seguito dei quali sarebbe nato il suo video, e che dunque la senatrice dovrebbe chiedere a quei giornali che l’hanno fraintesa, e non a lei, di rettificare”. L’ex ambasciatrice, inoltre, “si dichiara felice di apprendere che la senatrice Segre ha a cuore la morte dei bambini di tutte le nazionalità e gruppi etnici” e “si dice spiacente se il video ha ferito Liliana Segre”.
Rispondendo a Basile, il figlio della senatrice a vita ha precisato “che i travisamenti del pensiero di Liliana Segre da parte della stampa non risultano” e “che prendiamo atto del fatto che non ritiene di assumersi le sue responsabilità per le affermazioni diffamatorie ed ingiuriose contenute sia nel video sia nell’intervista pubblicata dal giornale online (Il Giornale d’Italia, ndr)” e “del fatto che non ritiene di adottare le misure riparatorie suggerite”. Pertanto Liliana Segre ha dato incarico al suo penalista di fiducia, l’avvocato Vincenzo Saponara di Milano, “di procedere a norma di legge nei suoi confronti”.
Subito è pervenuto un secondo video dell’ex ambasciatrice Elena Basile che afferma: “Mi dispiace perché la senatrice con il suo nome e la sua determinazione potrebbe contribuire al bene comune e a contrastare i doppi standard. Le denunce e le querele alimentano il clima d’odio e di antisemitismo”.
Di Simone Spiga
Direttore di ReportSardegna24