Genocidio in Palestina, gravi interferenze della comunità ebraica sulla Rai

“Ritengo vergognoso che il palco del Festival di Sanremo sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile.

Nella strage del 7 ottobre, tra le 1200 vittime, c’erano oltre 360 giovani trucidati e violentati nel corso del Nova Music Festival. Altri 40 di loro, sono stati rapiti e si trovano ancora nelle mani dei terroristi”: lo ha scritto su X l’ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar. “Il Festival di Sanremo avrebbe potuto esprimere loro solidarietà. È un peccato che questo non sia accaduto”. Ieri sera Ghali durante la finale ha dichiarato sul palco: “Stop al genocidio”.

“‘Stop al genocidio'” da Ghali coraggio e verità. Grazie”, ha scritto su X Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra Italiana e parlamentare di Avs.

A seguito di tutte queste dichiarazioni è intervenuto l’ad della Rai Sergio che afferma: “solidarietà al popolo di Israele”. “Ho vissuto assieme all’ambasciatore Bar ed alla presidente Di Segni gli eventi che la Rai ha dedicato alla memoria della Shoah nell’ultima settimana di gennaio. E ogni giorno i nostri telegiornali e i nostri programmi raccontano – e continueranno a farlo – la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas, oltre a ricordare la strage dei bambini, donne e uomini del 7 ottobre. La mia solidarietà al popolo di Israele ed alla comunità ebraica è sentita e convinta”.

 

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