A poco più di 24 ore dall’attacco al coltello di Solingen in cui sono rimaste uccise 3 persone e ferite altre 9, un siriano di 26 anni si è consegnato alla polizia, confessandosi autore del gesto.
Lo scrive Bild. Sotto la pioggia e ancora coperto di sangue, l’uomo si è avvicinato agli agenti poco dopo le 23 dicendo: “Sono io quello che state cercando”. La polizia conferma che l’uomo ha confessato.
Poco prima la polizia aveva fatto irruzione in un centro per richiedenti asilo fermando un altro siriano di 36 anni. Ma non era lui “quello che avevamo nel mirino fin dall’inizio”, ha detto poco prima di mezzanotte il ministro degli Interni della Nordreno-Vestfalia, Herbert Reul. Venerdì sera un uomo ha colpito con un coltello persone a caso durante una festa per i 650 anni dalla fondazione della cittadina del Nordreno-Vestfalia, uccidendone tre e ferendone 8, 5 delle quali in modo grave e facendo perdere le sue tracce fuggendo poi tra la folla. Si era subito scatenata una imponente caccia all’uomo, che aveva portato questa mattina a un primo fermo di un ragazzo di 15 anni, sospettato di avere avuto contatti con l’esecutore dell’attacco.
Nel pomeriggio è stata ritrovata l’arma. In serata, gli agenti della polizia tedesca del Comando delle operazioni speciali (SEK) hanno fatto irruzione in una residenza per richiedenti asilo situata nelle vicinanze del luogo dell’attacco, arrestando un siriano di 36 anni. Poco dopo, tuttavia, intorno alle 23 un altro siriano si è avvicinato agli agenti in strada consegnandosi e confessando il gesto.
Si chiamerebbe Issa Al H. e, a quanto riferito, si era nascosto in un cortile. Secondo Spiegel, era arrivato in Germania nel 2022 e aveva chiesto asilo a Bielefeld, ottenendolo, e finora non aveva attirato l’attenzione in quanto islamista radicale. “Ora abbiamo la persona che abbiamo cercato tutto il giorno” – ha detto il ministro degli Interni della NRW Reul – “Sono state sequestrate anche le prove”. Non è ancora chiaro quale ruolo abbia avuto nell’aggressione l’uomo arrestato nel centro di accoglienza poche ore prima che il presunto assassino con coltello si costituisse.
Si tratta di prime e frammentarie informazioni riferite da Bild, ma che cominciano a comporre un mosaico con tasselli arrivati in ordine sparso per tutta la giornata: prima le testimonianze sull’autore dell’attacco che avrebbe gridato “Allah Akhbar!”, poi una rivendicazione dell’Isis.
E in serata è arrivata una rivendicazione dell’Isis: “L’autore dell’attacco a un raduno di cristiani nella città di Solingen in Germania ieri era un soldato del gruppo dello Stato islamico”, recita una dichiarazione dell’agenzia di stampa jihadista Amaq su Telegram. L’attacco è stato compiuto “per vendetta per i musulmani in Palestina e ovunque”.