Le dichiarazioni del Presidente Solinas sull’esito della riunione tecnica al Mit per il potenziamento della linea ferroviaria di Nuoro sono davvero preoccupanti.
“È ben visibile – ha detto – il cambio di marcia impresso dal Ministro Salvini su alcune vertenze storiche della Sardegna, trascurate per decenni dai governi precedenti”.
Ma di quale cambio di marcia parla Solinas? La soluzione c’era ed era assolutamente perseguibile: si chiama PNRR, ma le risorse destinate alla Sardegna sono ridicole rispetto alle reali esigenze dell’Isola.
Nonostante la nostra tremenda situazione infrastrutturale abbia consentito all’Italia di poter ottenere ingenti risorse per la rete ferroviaria, non godiamo degli stessi fondi di cui gode il Sud per una ingiustificabile negligenza del Presidente della Regione, che non si è battuto per avere fondi sufficienti.
Eppure sono state predisposte le schede da presentare al Governo per ottenere i fondi per la riqualificazione della Nuoro-Macomer e, magari, anche “osare” pretendendo che il capoluogo sardo fosse collegato sulla tratta verso Siniscola e Olbia. E invece, a causa del menefreghismo del Presidente e della sua giunta sardoleghista, Nuoro rischia di rimanere l’unico capoluogo di provincia del nostro Paese privo di un collegamento alla rete ferroviaria nazionale. La Nuoro-Macomer è, infatti, una tratta a scartamento ridotto, costruita quasi due secoli fa e gestita dalla Regione.
Nonostante gli impegni presi, una mozione bipartisan del Consiglio regionale e un ordine del giorno della Commissione Trasporti della Camera, non un euro del PNRR è stato destinato alla riqualificazione dei 58 km della strada ferrata nuorese. Quali risorse troverà Salvini per sostenere il fallimentare Solinas nel disperato tentativo di fare propaganda in vista delle elezioni regionali del prossimo febbraio?
Presidente, per una volta sia serio e la smetta di prendere in giro i sardi. Il tempo è scaduto e con lui anche la sua poca credibilità.