La Commissione Europea ha adottato un elenco di 47 progetti strategici per potenziare le capacità nazionali di materie prime strategiche, in modo da rafforzare la filiera europea delle materie prime e diversificare le fonti di approvvigionamento. Di questi progetti, 4 sono di società con sede in Italia, tutti nel riciclo. Tra questi è presente il progetto sul litio di qualità per le batterie che la Glencore avrebbe intenzione di realizzare nel sito di Portovesme, in Sardegna.
La deputata Francesca Ghirra ha presentato un’interrogazione al Mimit per sapere se il progetto litio sia compatibile con la ripresa delle linee piombo e zinco, garantisca la continuità produttiva e occupazionale della fabbrica, se sia compatibile da un punto di vista ambientale e utile per chiudere la filiera delle produzioni.
Ha anche chiesto se il Governo abbia previsto nuove modalità di abbattimento dei costi energetici, perché in caso contrario sarebbe difficile trovare nuovi player per la ripresa delle linee strategiche oggi chiuse.
“Il Sottosegretario Bitonci ha comunicato che, in occasione della riunione sulla vertenza Eurallumina, è stato annunciato l’accordo tra MASE e Regione Sardegna sul nuovo piano energetico, che prevede due rigassificatori, uno a Porto Torres e uno a Oristano” riferisce la deputata “Ha poi specificato che il rigassificatore di Oristano avrà il compito di rifornire il sud Sardegna tramite una dorsale di distribuzione, con un impatto significativo sul polo industriale del Sulcis Iglesiente, ma nulla ha detto sulla possibilità di abbattere i costi energetici”.
“Il Sottosegretario ha anche ribadito che la linea dello zinco è prioritaria e strategica per il Paese e che il Governo è in prima linea per garantirne la continuità. Ci sarebbe una società operante nel settore dei metalli non ferrosi interessata a rilevare l’intero impianto di Portovesme per continuare la produzione” continua Ghirra.
“Nulla ha però riferito in merito agli impatti ambientali della nuova produzione, né sulla sua compatibilità con la riattivazione della linea zinco o, ancora, sulle ricadute occupazionali” prosegue la deputata e conclude “Ho ribadito l’urgenza di audire il Ministro Urso, Glencore e i sindacati in Commissione in merito al progetto litio, per comprenderne criticità e possibili ricadute sul territorio, anche nell’ottica del completamento della filiera produttiva”.