Ghirra (Progressisti): “Si alle rinnovabili, no alla speculazione energetica. Servono regole chiare, il Governo intervenga rapidamente”

Il sistema di promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili è molto complicato e prevede l’individuazione da parte del Governo di principi e criteri omogenei per l’individuazione di superfici e aree idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, oltre a criteri uniformi di valutazione dei progetti di nuovi impianti.

La mancata adozione dei decreti ministeriali previsti dalla normativa vigente sta comportando numerose problematiche, tanto che in alcune regioni la Soprintendenza speciale per il PNRR ha registrato “una complessiva azione per la realizzazione di nuovi impianti da fonte rinnovabile, tale da superare già oggi di ben 7 volte quanto previsto come obiettivo da raggiungersi al 2030 sulla base del Fit for 55, tanto da prefigurarsi la sostanziale sostituzione del patrimonio culturale e del paesaggio con impianti di taglia industriale per la produzione di energia elettrica oltre il fabbisogno regionale previsto”.

Per questa ragione la deputata Francesca Ghirra (Progressisti) ha presentato una interrogazione ai Ministri della Cultura e dell’Ambiente, chiedendo loro di intervenire al più presto per evitare disastrose speculazioni economiche ai danni del paesaggio e rendere pienamente operative le previsioni legislative.

“Il passaggio alle fonti rinnovabili di produzione energetica non è più rinviabile, specie in una regione come la Sardegna completamente dipendente dalle fonti fossili” dichiara la deputata Francesca Ghirra “ma deve avvenire nel rispetto dell’ambiente, del paesaggio, del contesto agricolo ed economico-sociali. Soprattutto non può e non deve trasformarsi in una speculazione energetica a esclusivo beneficio delle imprese produttrici”.

E continua: “Come denunciato dall’associazione ambientalista Gruppo di Intervento Giuridico, in Sardegna le richieste di connessione di nuovi impianti presentate al 31 marzo 2024 risultano complessivamente 809, pari a 57,67 GW di potenza, suddivisi in 524 richieste di impianti di produzione energetica da fonte solare per 22,99 GW (39,87 per cento), 254 richieste di impianti di produzione energetica da fonte eolica a terra per 16,86 GW (29,23 per cento) e 31 richieste di impianti di produzione energetica da fonte eolica a mare 17,82 GW (30,90 per cento), equivalenti a circa 30 volte gli impianti oggi esistenti in Sardegna”.

Ghirra conclude: “Servono regole chiare per consentire alle regioni di pianificare la presenza dei nuovi impianti, nel rispetto dell’agenda europea e della tutela dei nostri territori. Il Governo intervenga con urgenza”.

Exit mobile version