“Dopo 30 anni di studi, 6 cataloghi, 7 mostre, un libro, due o tre prefazioni, ogni volta si trova qualcosa di nuovo!”.
Tamara de Lempicka, la pittrice dallo stile personalissimo e dai colori accesi che ha attraversato un secolo, non smette mai di sorprendere la sua maggiore studiosa italiana Gioia Mori, che in un’intervista esclusiva all’ANSA rivela di aver appena scoperto ”che aveva falsificato la sua data di nascita, cosa che sposta completamente l’asse della sua vita”.
A questo punto, aggiunge la studiosa, ”sono pronta per scrivere la sua biografia finale e rimettere in ordine tutti i tasselli ritrovati in questi trent’anni di lavoro su di lei, che aveva sempre fatto una narrazione della sua vita a dir poco fantasiosa”. Tutto questo mentre Mori lavora alla prima grande mostra dedicata a Tamara de Lempicka negli Stati Uniti, paese in cui è scomparsa nel 1980 dopo che, madre polacca e padre russo, nonna lettone, aveva vissuto e attraversato tutta l’Europa per trasferirsi e morire poi negli Usa. Sarà al Fine Arts Museum di San Francisco, e la sta curando insieme a Furio Rinaldi. Ed è lì che ha scoperto la traccia di quel documento che cambia la storia della celebre pittrice. ”Le pubblicazioni quando era in vita dicevano che era nata nel 1900 o 1902, ma poi si diceva sempre che era più grande della sorella Adriana nata nel 1899, di conseguenza doveva essere nata come minimo nel 1898…ma non si era mai saputo con certezza”. Mentre lavora a questi materiali Usa che Gioia Mori viene ”contattata da una produttrice americana di spettacolo che ha fatto un documentario. Mi ha mostrato due fogli ritrovati da un’archivista polacca che documentano le conversioni di tre bambini dalla religione ebraica a quella ortodossa, e una delle tre è Tamara. Mi passa questi fogli in forma un po’ anonima, sono moduli con parti a stampa in tedesco, parti a mano in cirillico: vado dalla mia filologa russa ed è russo. Mi traduce le tre sezioni che parlano proprio di Stanislao, Tamara Rosa e Adriana, i tre fratellini. Sono i loro tre certificati di conversione da fede ebraica a ortodossa, nel 1897. Sono tutti nati prima: lei il 16 giugno del 1894 quindi si toglieva sei anni. Era stupenda, meravigliosa! Così cambia tutto. Non poteva pensare che avremmo digitalizzato tutto e scoperto tutti i suoi affari”.