Giornalisti minacciati. I dati del primo semestre 2023 di Ossigeno

In Italia aumentano le minacce ai giornalisti, ma diminuiscono le loro denunce per chiedere la punizione dei responsabili. E’ questa la preoccupante tendenza, già emersa nel 2022, che trova conferma nelle rilevazioni dell’Osservatorio Ossigeno per l’Informazione effettuate nel primo semestre del 2023.

Si tratta di una novità che segnala un peggioramento della situazione in Italia, una novità della quale il mondo giornalistico non ha ancora una chiara percezione. Da un lato, le intimidazioni e le minacce nei confronti dei giornalisti, sottolinea Ossigeno, rimangono frequenti e molto numerose (sono più numerose di ogni altro Paese dell’Unione Europea), dall’altro invece diminuisce il numero dei giornalisti che trovano la forza e il coraggio di denunciare alle autorità le violenze e gli abusi subiti e di chiedere la riparazione dei torti e la condanna degli aggressori. Il calo delle denunce evidenzia come in Italia molti giornalisti abbiano meno fiducia di prima nella giustizia e nella capacità riparatoria dello Stato. I dati rilevati da Ossigeno lo dicono chiaramente e quelli diffusi dal Centro di documentazione del Ministero dell’Interno lo confermano con i numeri.

Nei primi sei mesi del 2023 l’Osservatorio Ossigeno per l’Informazione ha rilevato in Italia 83 episodi di intimidazione e minaccia a danno di 234 giornalisti. In media 1,3 vittime al giorno. Nello stesso periodo nel 2022, impiegando più osservatori e più risorse finanziarie (+35%) Ossigeno aveva rilevato 107 episodi (+24%) e contato 359 giornalisti minacciati (+34%). Ossigeno ritiene che nel 2023 il numero dei minacciati non sia diminuito. Infatti, il calo numerico delle minacce rilevate nel primo semestre 2023, di circa un terzo rispetto all’anno precedente, deve essere parametro all’analoga diminuzione delle risorse impiegate. Anche perché da dieci anni le intimidazioni sono molte più di quelle che l’Osservatorio è in grado di verificare, procedura a cui ogni episodio viene sottoposto prima di essere conteggiato, inserito nelle statistiche e segnalato pubblicamente. Inoltre di anno in anno varia il numero di episodi per i quali è minacciato un numero elevato di giornalisti.

Il Monitoraggio di Ossigeno del 2022 (qui il rapporto) aveva messo in evidenza un aumento delle minacce. Il confronto con i dati pubblicati dal Centro di documentazione del Viminale aveva evidenziato una contestuale diminuzione delle denunce da parte delle vittime. (LEGGERE qui)

I dati parziali resi noti il 16 agosto 2023 dal Ministero dell’Interno confermano la tendenza: il Dossier 2023 con i dati dell’attività del Ministero dell’Interno nel primo semestre del 2023 dice che le intimidazioni contro i giornalisti rilevate dalle denunce da loro presentate sono diminuite del 28,12%. Dalle 64 del 2022 si è passati alle 46 di quest’anno: di queste ultime, 4 hanno una matrice di criminalità organizzata, 21 sono riconducibili all’attività socio politica e 21 ad “altro”. La Lombardia risulta in questo primo semestre del 2023 la regione con il maggior numero di intimidazioni a giornalisti (11) seguita da Lazio (7), Campania (6), Puglia (4) e Sicilia (4).

Secondo i dati rilevati da Ossigeno, nel primo semestre 2023 il 62% degli operatori dei media aggrediti o minacciati non ha fatto denuncia, solo il 22% si è affidato alla giustizia e per il 16% restante Ossigeno non è riuscito a sapere se hanno denunciato o meno. Le tendenze del primo semestre mostrano inoltre un raddoppio degli episodi intimidatori contro chi fa informazione locale da parte degli amministratori

pubblici, che ricorrono allo strumento delle querele per diffamazione a scopo temerario o ad avvertimenti. Sono l’11% del totale, erano il 6% nello stesso periodo un anno fa. In aumento anche gli episodi provenienti dalla tifoseria calcistica organizzata: erano il 2% nei primi sei mesi 2022, rappresentano il 10% da gennaio a giugno 2023. Il 22% delle vittime registrate nei primi sei mesi del 2023 è rappresentato da donne. Tra le giornaliste, il 15% ha subito attacchi discriminatori connessi al genere, nella forma di insulti e minacce sessisti. Nel 2022, nello stesso periodo, le donne erano state il 25% del totale del minacciati, di cui il 36% vittime di minacce di genere.

Qui il Rapporto: https://www.ossigeno.info/italia-234-giornalisti-minacciati-tra-gennaio-e-giugno-2023/.

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