La prima ondata di calore dell’anno inizia a fare sul serio sulla Penisola. Mercoledì 21 è previsto ‘bollino arancione’, l’allerta 2 che prevede condizioni di rischio per la salute in particolare nei soggetti fragili, in tre città, Bolzano, Campobasso e Perugia, che diventeranno ben 13 giovedì. è quanto emerge dal bollettino quotidiano sulle ondate di calore del ministero della Salute, sistema di monitoraggio arrivo su 27 città italiane.
Giovedì 22 saranno da bollino arancione
- Ancona
- Bologna
- Bolzano
- Brescia
- Campobasso
- Firenze
- Frosinone
- Latina
- Perugia
- Pescara
- Rieti
- Roma
- Verona.
All’indomani del solstizio d’estate, insomma, nelle città sarà vera canicola: a Roma saranno 35 i gradi percepiti (24 la notte), a Verona, Latina e Frosinone 36, a Firenze 37.
Il livello 2 di allerta, il penultimo prima del livello 3, il bollino rosso che indica condizioni di emergenza, indica condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili.
I consigli del ministero per affrontare l’ondata di calore
- Evita di esporti al caldo e al sole diretto nelle ore più calde della giornata (tra le 11.00 e le 18.00): temperatura e umidità elevate possono provocare sintomi associati al caldo e ustioni.
- Evita le zone particolarmente trafficate, in particolare per i bambini molti piccoli, gli anziani, le persone con asma e altre malattie respiratorie, le persone non autosufficienti o convalescenti.
- Recati in luoghi pubblici come parchi e giardini nelle ore più fresche della giornata.
- Trascorri le ore più calde della giornata nella stanza più fresca della casa, bagnandoti spesso con acqua fresca.
- Assicura un adeguato ricambio di aria: la ventilazione naturale determina un miglior ricambio dell’aria rispetto alla ventilazione meccanica.
- Utilizza correttamente il condizionatore.
- Se hai solo un ventilatore utilizzalo seguendo alcuni accorgimenti (leggi l’opuscolo Come migliorare il microclima delle abitazioni).
- Indossa indumenti chiari, leggeri in fibre naturali (es. cotone, lino), riparati la testa con un cappello leggero di colore chiaro e usa occhiali da sole.
- Proteggi la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo.
- Bevi liquidi, moderando l’assunzione di bevande gassate o zuccherate, tè e caffè. Evita, inoltre, bevande troppo fredde e bevande alcoliche.
- Segui un’alimentazione leggera, preferisci la pasta e il pesce alla carne, evitando i cibi elaborati e piccanti; consuma molta verdura e frutta fresca.
- Fai attenzione alla corretta conservazione degli alimenti deperibili (es. latticini, carne,) in quanto elevate temperature possono favorire la proliferazione di germi patogeni causa di patologie gastroenteriche.
- Se assumi farmaci, non sospendere autonomamente terapie in corso ma consulta il tuo medico curante per eventuali adeguamenti della terapia farmacologica.
- Fai attenzione alla corretta conservazione dei farmaci, tienili lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta e riponi in frigorifero quelli che prevedono una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30 C.
- Se l’auto non è climatizzata evita di metterti in viaggio nelle ore più calde della giornata (ore 11.00-18.00).
- Non dimenticare di portare con te sufficienti scorte di acqua in caso di code o file impreviste (leggi l’opuscolo Estate, viaggiare sicuri).
- Non lasciare persone non autosufficienti, bambini e anziani, anche se per poco tempo, nella macchina parcheggiata al sole.
- Assicurati che le persone malate e/o costrette a letto, non siano troppo coperte.
- Offri assistenza a persone a maggiore rischio (ad esempio anziani che vivono da soli) e segnala ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento.
- Nelle persone anziane un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute.
- In presenza di sintomi dei disturbi legati al caldo contatta un medico (vai alla sezione I rischi per la salute).