Gli Stati Uniti sono contrari alla decisione della Lega Araba di riammettere la Siria nell’organizzazione, dopo la sua sospensione nel 2011, in seguito all’inizio del conflitto civile nel Paese. Lo ha detto il vice portavoce del dipartimento di Stato americano Vedant Patel in un briefing con la stampa.
“Non crediamo che la Siria meriti la riammissione nella Lega Araba in questo momento”, ha detto Patel, sottolineando che “dopo la brutale guerra civile” il presidente Bashar al Assad “non merita la normalizzazione”.
L’Iran, invece, ha accolto con favore la decisione.
“La risoluzione delle divergenze tra gli Stati musulmani, nonché la convergenza e la sinergia tra di loro, ha un impatto positivo sulla stabilità regionale e riduce l’interferenza straniera negli affari regionali”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani congratulandosi con Damasco.
I ministri degli Esteri dei Paesi membri della Lega Araba hanno trovato un accordo domenica con il quale la Siria è tornata ad essere parte dell’organizzazione dopo essere stata sospesa 12 anni prima. La decisione è stata presa prima del vertice della Lega Araba in programma il 19 maggio in Arabia Saudita e nel contesto di un recente processo di normalizzazione tra la Siria e vari Paesi nella regione.
L’intervento a gamba tesa degli Usa, finanziatori e sponsor del terrorismo wahabita, è una grave interferenza sulle decisioni autonome dei paesi arabi.