Il clima magico è stato ricreato ancora una volta grazie a quel mix: cultura, musica e accoglienza, diventato negli anni il fattore critico di successo della manifestazione, punto di forza di un sodalizio di un gruppo di amici innamorati dell’archeologia e della loro comunità.
È un bilancio più positivo quello stilato al termine di Archeomusicando 2023, la tre giorni di eventi gratuiti organizzata a Mamoiada dall’associazione Ventu Pintau, presieduta da Bruno Dessolis, per diffondere la conoscenza dell’immenso e in parte inesplorato patrimonio archeologico sardo attraverso i linguaggi della contaminazione artistica.
La conclusione domenica sera, con il concerto del Francesco Baccini Trio nella suggestiva area di Sa ‘e Matzotzo, tra menhir e domus de Janas.
Un concerto che ha rivelato l’animo ever green del cantautore genevese con il suo trio capace di muoversi con disinvoltura tra vecchi successi e nuovi lavori alcuni sulle orme dei miti della scuola della sua città come De Andrì e Tenco.
Un’edizione, la dodicesima, che ha messo al centro il tema dei “miti, misteri e riti del passato”: elemento cardine della ricerca, nel ventennale dall’apertura del Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada, è stato il mondo del mascheramento con i suoi significati di ponte tra l’umano e il divino, esplorato attraverso le testimonianze lasciate dai nostri avi. Un focus affrontato nel corso dell’intero weekend per mezzo di visite guidate ai siti archeologici più suggestivi del territorio, la tavola rotonda di apertura e i laboratori esperienziali per bambini e adulti.
Grande soddisfazione per l’esito dell’edizione 2023 da parte di Viviana Pinna, direttrice scientifica di Archeomusicando dal 2019: “Uno degli aspetti a cui Archeomusicando tiene maggiormente è mantenere un approccio scientifico in ogni suo appuntamento, dai convegni ai laboratori per bambini”, dichiara Pinna, “ed è proprio con in bambini che otteniamo ogni anno una delle nostre vittorie più grandi: vederli forgiare con le proprie mani un piccolo manufatto, lontani per un’ora da smartphone e tablet, ci dimostra che con i giusti stimoli i giovanissimi sono sempre in grado di esprimere una forte creatività. Sono felicissima di collaborare con l’associazione Ventu Pintau, che con Archeomusicando tiene a valorizzare il messaggio scientifico dell’archeologia in maniera appropriata. Consapevolezza, conoscenza e valorizzazione sono le uniche parole magiche di cui l’archeologia ha bisogno per approfondire e divulgare la nostra storia per quella che è, perché è già incredibile e emozionante nella sua realtà”.
Un punto di vista condiviso da Bruno Dessolis, presidente dell’Associazione Ventu Pintau: “Ogni anno Archeomusicando punta in primis alla qualità, di pubblico e dei divulgatori. Il primo obiettivo della rassegna è la valorizzazione del territorio con il supporto esclusivo di figure esperte e accreditate, per consentire ai nostri visitatori e alla comunità di conoscere i magnifici siti archeologici che ci circondano e che sono sconosciuti ai più”.