Un nuovo scempio nella spiaggia di Tuerredda, sulla costa sud occidentale dell’Isola.
Lo denuncia il Gruppo d’Intervento Giuridico, questa volta per l’installazione di un impianto eolico.
“Si tratta della procedura di definizione dei contenuti dello studio di impatto ambientale (scoping) relativa al progetto di centrale eolica offshore Sardinia South 2 proposto dalla società milanese Avenhexicon srl, joint venture fra il gruppo Hexicon e Avapa Energy – spiega il Grig – per la realizzazione e l’esercizio di un impianto eolico off-shore di tipo floating nel tratto di mare antistante Capo Teulada e Capo Spartivento con un numero totale di 30 aerogeneratori e una potenza totale dell’impianto di 750 MW, su circa 170 chilometri quadrati di mare, cavidotti e cabine elettriche a terra a Cagliari, Quartu S. Elena e Selargius”.
La procedura è attualmente in corso al Ministero dell’Ambiente, Direzione generale Valutazioni Ambientali. L’approdo a terra del cavidotto per congiungersi alla rete elettric, secondo la denuncia dell’associazione, sarebbe stato progettato proprio nella spiaggia di Tuerredda.
“Un ecologico sbancamento per consentire alla provvida energia pulita di salvare il mondo dai cambiamenti climatici – incalzano gli ambientalisti -. Finora sono ben 20 le istanze di concessione demaniale marittima per la realizzazione di altrettante centrali eoliche offshore flottanti nei mari sardi. Venti tentativi di accaparramento di migliaia di chilometri quadrati di mare della Sardegna, venti atti di opposizione da parte del Grig”.