Luchino Corrias è il nuovo presidente del GUS Sardegna, il gruppo di specializzazione dell’FNSI che riunisce i giornalisti che operano negli uffici stampa pubblici e privati. Succede nel segno della continuità a Sergio Nuvoli che ha ricoperto l’incarico nei precedenti due mandati (nell’ultimo triennio, Nuvoli ha ricoperto anche l’incarico di Vice presidente del ricostituito GUS Nazionale).
L’elezione di Luchino Corrias è giunta al termine dell’assemblea del GUS Sardegna convocata ieri, venerdì 22 novembre, per rinnovare le cariche elettive che guideranno il GUS nel triennio 2024-2027.
Oltre al presidente, sono stati eletti i componenti del direttivo: Flavia Attardi, Alessandro Balzani, Maurizio Bistrusso, Nicola Grandesso Silvestri, Massimo Lavena, Sergio Nuvoli, Luigi Pambira, Marco Pili e Sandro Pisu. Agli inizi della prossima settimana si terrà la prima riunione del direttivo per assegnare gli incarichi interni.
“Si tratta di un incarico di grande responsabilità – afferma Luchino Corrias -, in una fase di grandi cambiamenti nel settore dell’informazione, in cui la figura dell’addetto stampa rischia di risultare tra le più vulnerabili. In questo senso, nell’ultimo triennio il GUS Sardegna ha svolto un’intensa attività per salvaguardare dignità e ruolo dei colleghi giornalisti degli uffici stampa”.
“Un merito particolare – prosegue – va sicuramente riconosciuto al direttivo uscente e, in particolare, al presidente Sergio Nuvoli che ha avuto la grande capacità di portare il gruppo di specializzazione al centro del dibattito e delle riflessioni sul futuro della professione facendo diventare il GUS Sardegna un interlocutore di primo piano in tutte le questioni relative all’attività dei giornalisti degli uffici stampa”.
“Quanto ottenuto in questi anni – commenta Nuvoli – è frutto di un lavoro corale fatto con il direttivo. In questo senso, sono davvero orgoglioso di passare il testimone a Luchino Corrias, segretario del gruppo sardo negli ultimi tre anni: un cambio concordato con tutto il direttivo nel segno della continuità del lavoro che resta da fare”.